Il libro “La Casa del Pordenone” curato e illustrato da Alberto Magri

Giovedì 12 dicembre la presentazione: volume e mostra. Le foto di Ciol e numerose testimonianze

Giovedì 12 dicembre, alle 20.30, nell’auditorium comunale di Roveredo in Piano si terrà la presentazione del libro “La Casa del Pordenone - Illustrazione dei luoghi ritrovati” curato e illustrato da Alberto Magri, con l’intervento dello storico dell’arte Fulvio Dell’Agnese.

La pubblicazione fa parte di un progetto culturale, editoriale ed espositivo, sotto la direzione artistica di Alberto Magri. È dedicata alla più grande scoperta riguardante Giovanni Antonio de’ Sacchis detto il Pordenone degli ultimi trent’anni e vengono raccontate la storia, il restauro e gli studi sull’edificio che custodisce gli affreschi dello Studiolo, scoperti nel 1989 dal restauratore roveredano Giancarlo Magri.

Il volume, testi bilingue, è ricco di foto di Stefano Ciol, rilievi grafici di Giovanni Magri, ricostruzioni in 3D di Gianluigi Magri e saggi del padre Giancarlo sulle fasi e i risultati del restauro. Molte le testimonianze: di Carolle Bidinot sui reperti in ceramica ritrovati durante i lavori; di Giulio Cesare Testa, che ripropone in forma aggiornata lo studio sullo Studiolo del 1994; di Giordano Brunettin, sulla cultura a Pordenone nel Cinquecento; di Roberto Castenetto, che offre una lettura del fregio; di Angelo Crosato sull’opera del Pordenone.

A seguito della presentazione del libro verrà inaugurata una mostra itinerante, alla terza tappa, che permette, grazie alle illustrazioni di Alberto Magri e alle foto di Stefano Ciol, di ammirare le stupende immagini dello Studiolo e della Casa del Pordenone, visitabile al primo piano del municipio di Roveredo fino al 24 gennaio 2020.

La mostra è integrata da una sezione artistica, con opere di Alberto Magri, composta da schizzi e cartoni di grandi dimensioni, con ritratti ed episodi sulla vita del Pordenone. Vuole essere un omaggio sia al grande pittore sia al padre restauratore, nonché scopritore degli affreschi dello Studiolo. Si tratta di una modalità già sperimentata in passato dall’artista, attraverso la forza del disegno, che si distingue per una grande padronanza nel linguaggio grafico e pittorico, che Alberto crea con immediatezza, semplicità e genuinità. —


 

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