Il laboratorio privato sui test sierologici: «Un’occasione persa»

«La maggior parte delle Regioni ha intuito la potenzialità dei laboratori privati nella lotta al contagio. La Regione Friuli Venezia Giulia, unica in tutto il Nord Italia, ha inspiegabilmente bloccato l’attività delle strutture private in attesa di indicazioni governative, con grande perplessità di aziende di ogni settore, in primis case di riposo, studi medici ed operatori sanitari, da sempre impegnati per la promozione della salute». Lo afferma Luca Polidori, direttore generale di Polismedica, struttura sanitaria privata di San Vito al Tagliamento dove da qualche settimana sono cominciati i test sierologici per il Covid-19. «Se ciò non bastasse – prosegue Polidori – è stato fatto anche esplicito divieto nell’effettuare test sierologici anticorpali, regolarmente certificati Ce e registrati al Ministero, ai privati cittadini che desiderano sapere se sono entrati in contatto con il virus o meno. Se è vero che nessun Paese del G20, e nemmeno l’Oms, ha finora validato un test sierologico, è altrettanto vero che a Portogruaro si possono fare, a Trieste no. Una disomogeneità che lede il diritto alle cure del singolo e obbliga le imprese del nostro territorio a ripartire da una posizione di “svantaggio” del mercato». —
D.S.
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