Il giudice all’Automotive «Riassuma 11 dipendenti»

Salgono così a 15 i lavoratori dell’azienda di Tolmezzo reintegrati nel posto Furono impiegati a tempo determinato. Una ventina concilia con 10 mila euro

TOLMEZZO. Per altri 11 ex lavoratori di Automotive Lighting con contratto a tempo determinato, dopo i 4 del gennaio scorso, il tribunale del capoluogo carnico ha disposto il reintegro sul posto di lavoro che ora sarà fisso. La battaglia, anche stavolta condotta dalla Fiom, trova dunque ancora riscontri per i lavoratori che non riescono a contenere la loro soddisfazione, specie in questi tempi di crisi, per aver riottenuto il posto.

La vicenda è legata a una serie di contratti a tempo determinato reiterati nel tempo. Il ricorso era stato presentato dagli ex operai, di cui quasi tutte donne, il 12 agosto dopo che a luglio altri 15 ex lavoratori avevano ottenuto mediante conciliazione, in seguito al ricorso intentato nel 2009 contro Automotive per essere riammessi in azienda, 24 mila euro ciascuno. A gennaio altre 4 persone che avevano invece deciso di proseguire la controversia per puntare al reintegro sul posto di lavoro avevano ottenuto dal tribunale accoglimento alle loro richieste.

Alcune settimane fa una ventina di persone, tra quelle che avevano presentato ricorso ad agosto, aveva siglato una transazione per un riconoscimento economico di circa 10 mila euro. L’ultima pronuncia, di questi giorni, riguarda gli 11 reintegri. Il giudice del lavoro Fabio Luongo ha dichiarato la nullità del termine apposto ai contratti di lavoro e ha disposto la conversione dei rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato dalla data di stipulazione del primo contratto. Ha quindi condannato Automotive Lighting alla riammissione al lavoro dei ricorrenti con l’originario inquadramento e al pagamento in favore di ciascuno di essi della somma pari a 10 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto: cioè per alcuni tale cifra ammonta a 16 mila 878 euro, per altri a 15 mila 475 euro, più gli interessi e rivalutazioni monetarie dalla sentenza fino al saldo. Infine Automotive dovrà pagare due terzi delle spese di lite.

Soddisfatto il segretario regionale della Fiom, Giampaolo Roccasalva, che ringrazia gli avvocati Daniela Graziani e Giulia Pividori per il brillante lavoro svolto e rivolge un grande plauso ai lavoratori per averci creduto. «Abbiamo portato avanti questa battaglia – dice Roccasalva – con decisione in barba a quelli che dicevano che non avremmo ottenuto nulla e che hanno cercato di scoraggiare in ogni modo i lavoratori. Qui viene premiato il coraggio di questi lavoratori che hanno voluto invece andare fino in fondo per veder poi riconosciuti i propri diritti. Questi lavoratori in prima battuta avevano rinunciato a presentare ricorso contro l’azienda. Lo hanno poi fatto, dopo i primi risultati ottenuti da altri colleghi, proprio negli ultimi giorni in cui secondo noi c’erano ancora i termini per presentarlo. Quello del termine era l’unico aspetto su cui secondo noi poteva esserci un dubbio, dissipato a nostro favore. Dispiace un po’ per coloro che hanno, di questi tempi, accettato da poco la transazione, rinunciando ad andare avanti per il reintegro sul posto di lavoro».

Tanja Ariis

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