Il Fvg celebra Piussi: un museo tra i monti sorgerà a Sella Nevea

CHIUSAFORTE
Le montagne che hanno creato la leggenda di Ignazio Piussi, così come i sentieri, le valli, gli altopiani dove è cresciuto e dove ha scelto di vivere, saranno intitolati al grande alpinista delle Giulie. L’idea è del Cai del Friuli Venezia Giulia e della Onlus Piussi che, con il patrocinio del Comune di Chiusaforte e con il sostegno della Regione, daranno vita a un’area tematica denominata “Nelle montagne di Piussi”.
L’intento è quello di far conoscere quello che “il ladro di montagne” ha rappresentato per l’alpinismo e per la val Raccolana. Il punto di partenza di questo percorso alla scoperta di Piussi sarà la località “Sot Cregnedul”, sugli ultimi tornanti prima di raggiungere Sella Nevea da Cave, dove, recuperando il vecchio edificio che un tempo era gestito dallo stesso alpinista, si realizzerà un luogo della memoria per poter approfondire quello che è stato Piussi come uomo e come scalatore. Un piccolo museo-foresteria con testimonianze, fotografie, cimeli, che potrà accogliere anche i turisti e gli alpinisti durante le loro escursioni. Da qui si proseguirà lungo i sentieri dell’Altopiano del Montasio e della Val Raccolana, da Cregnedul di Sopra a malga Grantagar.
Proprio lunedì il consiglio regionale dovrebbe dare il via libera a un emendamento in Finanziaria che consentirà un trasferimento al Comune di Chiusaforte di 50 mila euro per la concretizzazione dell’iniziativa.
Della cosa si sta occupando direttamente il consigliere regionale Franco Baritussio. «La nostra intenzione – hanno chiarito sindaco e vicesindaco di Chiusaforte, Luigi Marcon e Fabrizio Fuccaro – è quella di realizzare un percorso costituito da elementi didattici, escursionistici e alpinistici per valorizzare le montagne dove Ignazio Piussi è cresciuto e si è formato. Ecco perché abbiamo appoggiato subito la proposta del presidente del Cai regionale Antonio Zambon e della Onlus Piussi, seguita direttamente dal figlio di Ignazio, Alessandro. “Nelle montagne di Piussi” – ha aggiunto Fuccaro – nasce proprio per dare concretezza alle volontà dei famigliari del grande alpinista scomparso nel 2008».
Il Comune di Chiusaforte metterà a disposizione la struttura di “Sot Cregnedul”, facendo da tramite per la gestione del finanziamento regionale e cercando di coinvolgere la popolazione della val Raccolana. Il Cai invece si occuperà della promozione dell’iniziativa tra gli appassionati e i frequentatori della montagna. «Basta con le intitolazioni di rifugi e bivacchi a persone scomparse – commenta Zambon – altrimenti le nostre montagne assomiglieranno sempre di più a dei cimiteri. Meglio, come in questo caso, dare il nome di un’area a un personaggio che ha fatto la storia della montagna, diffondendone la cultura e i valori».
Alessandro Cesare
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