Il Friuli all’Ermitage con la cultura del vino

GORIZIA. Scrittori e filosofi, artisti, poeti, dalle origini a oggi, hanno omaggiato il vino nelle loro opere. Cosí, nell’ampio fiume che porta il vino a essere inteso non solo come bevanda, ma come elemento ricco di suggestioni culturali e artistiche, la Fondazione Villa Russiz, nota come grande pr produttore in ambito vitivinicolo, grazie all’assessorato alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, martedí firmerà con il museo statale Ermitage di San Pietroburgo un importante quanto unico accordo per il riconoscimento del vino come soggetto culturale, da studiare, conoscere e promuovere nei suoi innumerevoli profili e rimandi alla storia, all’arte, al paesaggio.
Nel Palazzo d’Inverno lungo la Neva, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura Elio De Anna, sigleranno la collaborazione il direttore generale del Museo Ermitage, Mikhail Piotrovsky e il presidente della Fondazione Villa Russiz, Silvano Stefanutti.
L’Ermitage ha scelto di affrontare anche il tema del vino reputando il Friuli Vg la regione tra le piú significative nel panorama enologico italiano e scegliendo, in questo territorio, una realtà fortemente connotata socialmente.
La Fondazione Villa Russiz, con sede a Capriva, è infatti un ente senza scopo di lucro con un cda di nomina regionale e di altre istituzioni in rappresentanza del territorio. Oltre a gestire i 95 ettari (di cui 40 vitati), la Fondazione è anche un Centro educativo che offre diverse tipologie di servizi per la tutela dell’infanzia e lo sviluppo della dimensione socio-relazionale dei bambini. I proventi dell’attività vitivinicola sono destinati alla gestione della Casa Famiglia che accoglie minori dai 3 ai 14 anni con situazioni di problematicità familiare.
Va detto che il Museo Statale dell’Ermitage, uno tra i piú importanti al mondo, con una collezione sterminata che vanta capolavori di Leonardo, Tiziano e Raffaello ed opere di Matisse, Gauguin, Picasso con l’accordo che sarà siglato il 23 ottobre ha in particolare scelto il vino Friulano della Fondazione Villa Russiz quale bianco ufficiale per i prossimi cinque anni, da stappare sulle tavole degli eventi istituzionali organizzati dal prestigioso museo. Il Friulano per l’Ermitage della Fondazione Villa Russiz, vendemmiato nelle prime settimane di settembre 2011, è un vino doc Collio. Alla degustazione, nel bicchiere è di color giallo paglierino con guizzanti riflessi verdognoli. Ha 13,5 gradi alcolici e, al gusto, risulta essere un vino ben caratterizzato dall’appartenenza al varietale: elegante, rotondo e sapido, con un finale persistente che ricorda la mandorla amara.
L’etichetta è stampata rigorosamente in cirillico.
Altro stretto legame culturale tra Friuli e Russia è il concerto che si terrà al Teatro dell’Ermitage il 24 ottobre e dedicato a Elisabeth von Schultz, nota con lo pseudonimo Ella Adaïewsky: una delle “donne in musica” piú degne di nota del suo tempo e forse, alla luce delle recenti riscoperte e valutazioni, di ogni tempo, per la complessità e qualità del suo operato nella triplice veste di pianista, compositrice e soprattutto di etnomusicologa.
La Adaïewsky, nacque a San Pietroburgo nel 1846 (nella minoranza tedesca), ma visse per oltre 25 anni a Venezia: periodo in cui frequentò assiduamente il Friuli, ove svolse anche una pionieristica indagine etnomusicologica nelle valli di Resia e del Natisone. Ricerca ripresa in anni recenti dall'Associazione musicale cividalese Sergio Gaggia alla quale si deve il concerto Ella Adaïewsky un riscatto dall’oblio. I brani per voce e pianoforte scelti per San Pietroburgo spaziano da elaborazioni di canti popolari regionali italici alla liederistica su antichi testi francesi fino ai Præludien sui versi del nipote Benno Geiger, dagli esperti giudicati il capolavoro compositivo di Ella Adaïewsky.
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