Il flop di Ronchi, Cantone ordina: le paghe sul web

UDINE. Smentito in poche ore. Direttamente dall’Alto commissario anticorruzione, Raffaele Cantone, che ha scritto ai vertici di Aeroporto Fvg Spa. Perché per il direttore generale della società, Paolo Stradi, come per tutti gli altri dirigenti, non c’è privacy che tenga. I dati sullo stipendio di Stradi e degli altri vertici dello scalo regionale v«anno pubblicati sul sito istituzionale della società.
Si chiama trasparenza e significa “accessibilità totale delle informazioni sull’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni”, tanto per citare il decreto legislativo entrato in vigore a fine aprile 2013 proprio sulla trasparenza.
L’obiettivo? “Favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”. Il dg, i dirigenti tutti e il personale, come i componenti del Consiglio d’amministrazione, ricevono emolumenti che arrivano da soldi pubblici.
Cantone era a conoscenza dell’inchiesta del Messaggero Veneto su Aeroporto Fvg Spa e quando ha visto accampare la scusa della privacy, riferita dalla presidente Debora Serracchiani in risposta alla sua legittima richiesta di conoscere gli stipendi dei dirigenti, l’Alto commissario ha aperto un fascicolo.
Ha verificato. Ha esaminato i dati. E ieri ha scritto alla società. Dando al presidente Sergio Dressi e a Stradi poco più di un mese per rendere noti i dati sulle retribuzioni per la gestione del “Pietro Savorgnan di Brazzà”.
Entro il 10 gennaio, quindi, i compensi dovranno diventare trasparenti. Totalmente accessibili per consistenza, ma anche negli elementi che portano alla cifra totale. Pena, un provvedimento dell’Autorità anticorruzione.
La legge prevede che, in base alla gravità dei casi, la Commissione per la valutazione, l’integrità e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni (Civit) costituita con il decreto legislativo del 2013, segnala le inadempienze, totali o parziali, all’ufficio di disciplina dell’amministrazione interessata per l’eventuale attivazione del procedimento disciplinare a carico del responsabile o del dirigente tenuto alla trasmissione delle informazioni.
Ma la Civiti segnala anche gli inadempimenti ai vertici politici delle amministrazioni e alla Corte dei conti, per l’attivazione di altre eventuali forme di responsabilità. Dell’inchiesta e della lettera firmata da Cantone, per altro, la presidente Serracchiani è già informata, perché una copia della missiva di Cantone è stata recapitata anche a lei.
Si infrangono così i sogni di riservatezza di Stradi e degli altri dirigenti. Il direttore generale incassa ben 255 mila euro lordi annui, più del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
«La legge sulla trasparenza – ha detto pochi giorni fa Stradi nell’intervista del “Messaggero Veneto” – prevede che siano divulgate sui siti Internet istituzionali le retribuzioni di chi è nominato direttamente dalla Regione o da altro ente pubblico. Questo non è il mio caso. Non c’è obbligo, nè opportunità. La nostra è una società per azioni e capisce bene che il fatto di rendere noto il mio compenso potrebbe ingenerare la corsa al rialzo da parte di altri». Nient’affatto.
Lo dice Cantone. È scritto nel decreto legislativo del 2013, che prevede la trasparenza anche per le società e gli enti di diritto privato che esercitano funzioni amministrative, produzione di beni e servizi per le pubbliche amministrazioni e che gestiscono servizi pubblici. Come Aeroporto Fvg, al 100 per cento della Regione.
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