Il dormitorio dei minatori diventerà la clinica per la speleoterapia

Decolla il progetto per il centro destinato alla cura delle malattie respiratorie. Prevista la realizzazione di una palazzina con 80 posti letto a Cave del Predil

TARVISIO. Cave del Predil avrà la clinica per la cura delle malattie dell’apparato respiratorio e delle allergie.

Riparte, infatti, il progetto della società Raibl Srl, con sede a Montegrotto Terme in provincia di Padova, che mira alla realizzazione di una struttura studiata per i pazienti che potranno beneficiare delle sedute della speleoterapia nelle gallerie dell’ex centro minerario.

Si tratta di un progetto ideato, ricordiamo, dal compianto medico chirurgo Paolo Brigato, la cui morte avvenuta nell’ottobre del 2012 interruppe l’iniziativa che ora viene riproposta da altri imprenditori entrati nella società.

Il progetto quindi comincia a prendere forma e proprio per gettare le basi di questa nuova iniziativa imprenditoriale, giovedì scorso, nel corso di una riunione in municipio, è stato illustrato al vicesindaco Igino Cimenti e al consigliere delegato alla sanità, Raffalea Taddio, il progetto per il recupero dell’edificio che ospitava un’ex mensa e un dormitorio dei minatori, per trasformarlo in casa di cura in grado di ospitare un’ottantina di persone all’interno di camere o di appartamentini.

È prevista anche la presenza di una piscina e di una serie di apparecchiature finalizzate al trattamento dell’attività speleoterapica.

La struttura potrà essere utilizzata sia dai pazienti che vi si rivolgono per curarsi, sia per chi vuole trascorrere un periodo di riposo e visitare una località montana nel cuore delle Alpi Giulie. Si prevede, quindi, anche una parte della miniera attrezzata per la cura delle malattie che comportano problemi respiratori.

La terapia, infatti, prevede il soggiorno dei pazienti per una o due ore al giorno all’interno della miniera, un microclima ideale senza polveri e pollini che possono accelerare il processo disinfiammatorio necessario per chi è affetto da affezioni alle vie respiratorie. Una temperatura dell’aria costantemente bassa che si aggira intorno agli 8,5 gradi e una umidità relativamente stabile pari al 95%, questi sono i requisiti indispensabili per rendere salubre un ambiente e garantire una migliore qualità di respiro.

«Si tratta di una iniziativa lodevole – afferma Igino Cimenti – a vantaggio dei pazienti, ma con importanti ricadute anche per la comunità di Cave del Predil e di tutto il comprensorio turistico del Tarvisiano. Siamo a disposizione per assecondare anche alcune modifiche strutturali richieste per fare in modo che la Raibl Srl possa dare inizio ai lavori nella prossima primavera».

«Dare continuità a questa iniziativa è il migliore dei modi per riconoscere l’operato del dottor Brigato – aggiunge il consigliere delegato Raffale Taddio –. Con questo progetto Cave del Predil può diventare un prezioso punto di riferimento per le cure specifiche dell’apparato respiratorio e delle allergie, come già evidenziato anche dai soggiorni estivi organizzati per i bambini bisognosi di cure dall’associazione Alpi che fa riferimento alle iniziative del pneumologo friulano Mario Canciani».

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