Il Cus accoglie gli atleti “orfani” dell’Unione nuoto

I duecento agonisti del nuoto libero e sincronizzato rimasti orfani dell’Unione Nuoto Friuli verranno assorbiti dal Cus Udine e usufruiranno ancora delle corsie d’acqua della piscina Tomadini.
Nel corso di una riunione a cui hanno partecipato molti genitori il centro universitario sportivo ha dato la propria disponibilità ad accogliere i nuotatori che a partire dalla prossima stagione non saranno più tesserati con l’Unf, la cui attività si trasferirà a Villaggio Primavera. È la svolta auspicata dopo la rottura delle trattative avvenuta a inizio anno tra la Fondazione Tomadini e la storica società agonistica che aveva costretto duecento ragazzi a cercare una nuova squadra. In queste ore i genitori stanno raccogliendo le adesioni per il trasferimento nella nuova società, ma ormai sembra cosa fatta con l’acquisto anche dei tecnici che militavano nell’Unf.
«C’è stata un’ottima risposta all’invito che abbiamo esteso a mamme e papà per essere presenti all’incontro svoltosi nella sala Tomadini – spiega il direttore del Cus, Enrico Tion –. Ci affilieremo alla Federazione nuoto italiana (Fin) e inizierà per noi una nuova sfida. Gli agonisti – precisa – entreranno nella famiglia del Cus, ma avranno un proprio budget determinato anche dalla raccolta degli sponsor. Stiamo parlando di un gruppo solido e sano e siamo pronti a scommettere che ci regaleranno numerose soddisfazioni anche perché negli anni, grazie al lavoro degli allenatori, sono usciti da queste vasche numerosi atleti di valore plurimedagliati a livello nazionale». «Non volevamo lasciare per strada – aggiunge Tion – duecento ragazzi. Ci siamo, quindi, presi questo impegno per non disperdere un patrimonio, ma anche per darci maggiori motivazioni all’interno del nostro centro, sperando di dare slancio all’intero movimento”.
Tra Tomadini e Cus si fa sempre più stretto il legame, grazie anche all’opera di mediazione della Polisportiva Lizzi, nuovo gestore dell’impianto di proprietà del convitto di via Martignacco. Giorni fa 120 triatleti del Centro universitario sportivo avevano deciso di abbandonare la piscina del Palamostre e di trasferirsi al Tomadini che, a questo punto, si appresta a diventare sempre di più il nuovo campus dell’ateneo friulano. L’obiettivo delle due realtà è quello di allargare a breve il rapporto di collaborazione consentendo così al Cus di poter disporre anche dei campi da calcio e basket per tornei e partite. Così facendo si realizzerà il sogno cullato dalla Polisportiva Lizzi, in sintonia con le intenzioni della proprietà del convitto, di trasformare il Tomadini in un vero e proprio centro sportivo al servizio della collettività del territorio. Quando verranno raccolte le adesioni il Cus sarà in grado di poter dare certezza sul costo delle quote annuali, che a oggi ammontano a 660 euro. Ci sarà poi anche una riprogrammazione dell’utilizzo della piscina. Intanto i genitori esprimono soddisfazione. «I dirigenti del Cus si sono presentati in maniera propositiva – affermano –. Il Tomadini resta la nostra sede ideale per svolgere l’attività. Auspichiamo anche in una revisione delle quote al ribasso, ma molto dipenderà anche dalla raccolta degli sponsor».
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