Il contratto è scaduto da mesi Ora l’Enoteca attende il bando
Si deciderà nei primi mesi del prossimo anno il futuro dell’enoteca regionale “Serenissima” di Gradisca. Lo storico locale è malinconicamente chiuso da alcuni mesi dopo che il contratto con il precedente gestore, la Lotus Flower srl, era stato prorogato rispetto alla naturale scadenza di un anno fa. Un prolungamento che aveva consentito di garantire al prestigioso locale del palazzo dei Provveditori Veneti l’apertura in vista dell’edizione 2018 del Gran Premio Noè, gli “oscar” del mondo vitivinicolo regionale.
Nel frattempo l’amministrazione comunale è al lavoro per la redazione e successiva pubblicazione del bando di gara a evidenza pubblica che dovrà tracciare le linee guida per il nuovo affidamento e attrarre dunque imprenditori interessati. Il precedente contratto di gestione, come si ricorderà, aveva visto alternarsi nei locali di via Battisti due diversi gestori: dapprima la Clas del gradiscano Renato Tedesco, che gestiva l’enoteca dal 2012, e dal 2016 la citata Lotus Flowers srl di Cervignano del Friuli.
Tecnicamente si era trattato di una cessione di ramo d’azienda, formula che aveva consentito una continuità operativa pressoché immediata alla Serenissima e scongiurato una nuova, dolorosa chiusura. Ma quel contratto, che aveva durata di sei anni, è ormai scaduto. Il nuovo bando, che nei contenuti non dovrebbe discostarsi di molto da quello precedente, dovrebbe vedere la luce nei primi mesi dell’anno nuovo. E in quel periodo si sarà in piena bagarre elettorale, con il rilancio della “Serenissima” che, certamente, costituirà come tradizione uno dei “temi caldi” della tenzone politica cittadina.
Per Gradisca quello della nuova gestione dell’enoteca è infatti un passaggio importante. La Serenissima non è un locale qualunque, ma un simbolo della vocazione turistica oltre che della cultura enoica regionale. Seconda in Italia per anzianità dopo quella di Siena, è stata una delle prime enoteche pubbliche d’Italia, fondata nel 1965 per una felice intuizione dell’allora Azienda autonoma di turismo e soggiorno di Gradisca e Redipuglia, del presidente e del direttore Giulio Portelli e Bruno Patuna, dell’amministrazione comunale dell’epoca guidata dal sindaco Marino Di Bert e del primo responsabile, Edoardo de Finetti. Per oltre cinquant’anni è stata la vetrina dell’eccellenza vitivinicola ed enogastronomica regionale, passando dalle gestioni pubbliche di Ersa e Agrapromo a quelle private – ma per conto del Comune, subentrato alle agenzie regionali nella titolarità – di Ais Sommelier Fvg, Clas e oggi per l’appunto Lotus Flower, che raccoglieva professionisti del settore ristorazione ed eventi.
Non è chiaro se Lotus Flower ripresenterà la propria candidatura. La durata della concessione era stata modificata nel 2012: non più 2 anni con opzione per altri 3, ma 6 “in blocco” per garantire continuità a lungo termine. Palazzo Torriani aveva anche abbassato il canone mensile minimo di gestione a 1.200 euro, vale a dire 14.400 euro annui: quasi 4 mila in meno di quanto pagava il precedente ente gestore, l’Associazione italiana sommeliers. Cifre che grossomodo dovrebbero trovare conferma nel nuovo bando. –
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