Il consiglio debutta a San Daniele e sono subito scintille

SAN DANIELE. «Una tornata elettorale dove ci sono state molte polemiche alcune rivolte alla cooperativa la Cjalderie onlus che non meritava di essere toccata». Non ha atteso neppure un secondo e, aprendo la prima seduta del nuovo consiglio comunale, il sindaco Pietro Valent si è tolto un sassolino dalla scarpa.
Chiaro il riferimento alle presunte due annualità di tassa dei rifiuti non pagate dalla cooperativa di cui è presidente il neosindaco. Accuse mosse in forma anonima in campagna elettorale rilanciate dall’ex sindaco Paolo Menis. Secca la smentita dalla cooperativa sociale che ha incaricato un legale per tutelare la propria immagine.
«Gli importi indicati dal signor Menis, che tra l’altro dovrà chiarire nelle opportune sedi come sia venuto a conoscenza di dati sensibili dei contribuenti – dichiara l’avvocato Mauro Tafuri in una nota –, sono stati corrisposti dalla cooperativa senza preavviso di accertamento, tantomeno senza che fosse stato avviato alcun procedimento riscossorio. La Cjalderie diffida Paolo Menis dal diffondere informazioni che, pur essendo dirette a screditare la persona del neosindaco Valent, ledono la propria immagine». Al di là delle polemiche innescate sulla cooperativa, venerdì è stato il giorno del giuramento del neo primo cittadino, della convalida degli eletti e della comunicazione della nuova giunta al consiglio. Il nuovo esecutivo è composto da cinque assessori, di cui due esterni e da una maggior presenza femminile.
In giunta dunque, Mauro Visentin (Lega), Silvano Pilosio (Lega), Daniela Cominotto (San Daniele Svolta), Claudia Ersilia Colombino (San Daniele svolta), Roberta Gerussi (Lega). Due deleghe anche a due dei consiglieri eletti: a Silvana Zamolo (Lega) e a Massimo Pischiutta. Al nuovo esecutivo e a tutto il consiglio gli auguri del capogruppo di San Daniele Bene comune Fabio Spitaleri che ha ribadito il vantaggio risicato di voti, solo 36, che hanno consentito la vittoria al sindaco Valent. Consuelo Zanini (capogruppo Innovare San Daniele), pur soddisfatta della maggior presenza femminile sia in consiglio che in giunta, ha stigmatizzato la mancanza di un rappresentante di Villanova nell’esecutivo e di una delega specifica alla Sanità. Carlo Toppazzini (Civica 18 San Daniele) non è riuscito a mascherare il rammarico di una sconfitta così di misura e ha ribadito come, quelli appena passati, siano stati «anni difficili dove si sono dovute prendere decisioni sul quali poi ci sono state speculazioni». La seduta molto partecipata si è chiusa con un minuto di silenzio rispettato in ricordo di don Marco Del Fabro e Angela Felice, recentemente scomparsi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto