Il Comune svela la mappa dei cantieri “Scintille”sugli alberi di via Mazzini

Abbattuti quattro tigli per esigenze progettuali, ma Ciriani e Amirante promettono più verde: «Faremo un bosco urbano»

Quasi due ore di confronto aperto in un clima sereno. Solo in due momenti l’assemblea pubblica sui prossimi cantieri ha registrato attimi di tensione: quando un gruppetto di persone ha chiesto conto degli alberi di via Mazzini, salvo andarsene prima della conclusione della risposta, e quando una cittadina ha “osato” esprimere dispiacere «per il ritardo di via Cappuccini». «Ha detto una cosa falsa», la replica di sindaco e assessore. Sul verde, invece, l’amministrazione ha rilanciato annunciando un progetto di forestazione urbana che sarà presentato a breve. Per il resto l’assemblea è stata partecipata e molto civile. Dopo una breve e puntuale illustrazione dei cantieri, il sindaco Alessandro Ciriani e l’assessore Cristina Amirante hanno risposto, in modo mirato, a tutte le domande.

Caso alberi

Saranno tagliati alberi in via Mazzini? Alla domanda il sindaco è partito al contrattacco: «Parliamo di sostituzioni e non di abbattimenti: nessuna amministrazione è contenta di tagliare alberi». Ha quindi ricordato che può essere necessario se questi creano impedimento fisico per la realizzazioni di sottoservizi o se non consento il passaggio di carrozzine e passeggini. «È proprio vero che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce perché sennò uno si accorgerebbe che nella zona di Villanova sono stati piantati 2 mila alberi piuttosto che altre zone come in via Matteotti o vicino al municipio. A comitati e comitatini abbiamo spiegato che non sempre gli alberi sono la risposta ecologica a problemi di smog». E ha aggiunto: «Bisogna fidarsi dei tecnici. A chi ha definito scempio l’intervento sul parco fluviale del Noncello ho detto di venire in municipio a confrontarsi coi tecnici». E su via Mazzini: «Abbiamo contattato anche noi gli stessi esperti dei residenti e presenteremo il loro parere».

bosco urbano

Monica Cairoli, consulente per il verde del Comune, ha spiegato che alla fine gli alberi abbattuti in via Mazzini saranno quattro «per esigenze progettuali» e perché, dopo l’intervento, sarebbero a rischio caduta. «Parliamo di alberi piantati, quando il viale era sterrato. In questi cento anni hanno subito un taglio degli apparati radicali ed è mancata la manutenzione», la sintesi del ragionamento. Cairoli, che è anche presidente dell’ordine degli agronomi e dei forestali, ha annunciato: «È in atto un progetto di riforestazione urbana che prevede la messa a dimora di migliaia alberi in città. A breve lo presenteremo. Si parla sempre di sostituzione di alberi e, se non è possibile nel sito, in altre zone».

le richieste

Nel rispondere alle tante domande di residenti e commercianti, l’amministrazione ha assicurato: disponibilità di spazio per contenere gli arredi esterni dei bar (Atap ha messo a disposizione l’ex Giordani) per chi – in corso Vittorio – dovrà smontare i dehors per i lavori. In corso Vittorio Emanuele II – lavori dal 6 maggio – l’impresa partirà dal municipio a scendere (e ritorno) con minicantieri di 120 metri quadri di una settimana ciascuno ma «non sono compresi i sottoportici». In via De Paoli, inizio a metà maggio, «la chiusura della strada, dopo giugno, sarà per tratti». La fognatura avverrà ex novo tra via Damiani e la pizzeria Abruzzese. In via Bertossi e Brusafiera (il cantiere di largo San Giorgio parte il 29 aprile come quello di via Mazzini) la circolazione sarà consentita ai residenti.

parcheggi

Se Amirante ha spiegato che una quota di parcheggi sarà sempre garantita, qualcuno ha chiesto di abbassare i prezzi della sosta. «Il sistema non reggerebbe – ha chiarito Ciriani –. È un’entrata certa del Comune che dovremmo comunque compensare. Lo faremo quando avremo ulteriori aree di sosta, ma ci vorrà qualche anno».

M.Mi.

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI+++

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto