«Il Comune sfrutti il bando per l’housing sociale»

SACILE. Housing sociale, è polemica in riva al Livenza. Una polemica, per altro, che varca anche i confini comunali per toccare Porcia. A innescare la querelle la lista civica Sacile partecipata e sostenibile con Rossana Casadio.

«Entro la primavera – spiega la rappresentante di Sps – a Porcia verranno consegnati cinque alloggi destinati al cosiddetto “abitare sociale”. Siccome si tratta di alloggi in parte finanziati anche da Sacile sarebbe utile che la nostra amministrazione provvedesse a informare i cittadini e che, in vista dell’imminente redazione del bando, si sapesse quale sarà la quota destinata ad eventuali anziani sacilesi interessati anche se per chi abita a Sacile va tenuto conto che difficilmente una persona anziana si stacca dai suoi luoghi».

Ogni alloggio, precisa l’ex consigliere, è destinato a tre persone, autosufficienti, che hanno compiuto i 65 anni. «La cosa migliore – conclude Casadio – in ogni caso sarebbe che il nostro Comune questa volta non si facesse sfuggire l’occasione offerta dal nuovo bando regionale che prevede lo stanziamento di otto milioni di euro per il social housing. Visti i precedenti incrociamo le dita».

Di housing sociale, intanto, si è parlato anche in occasione della recente assemblea territoriale tenutasi a San Odorico. Nell’occasione, infatti, il sindaco Roberto Ceraolo ha rilanciato l’idea di utilizzare uno dei padiglioni dell’ospedale per il social housing. Il primo cittadino ha fatto riferimento all’ex San Camillo che è attualmente, a suo dire, sottoutilizzato. «Con lo spostamento dei gravi-gravissimi nel padiglione ex Colonia agricola – ha spiegato Ceraolo – si potrebbe utilizzare l’edificio di fronte all’ex chiesa di San Gregorio per realizzare mini-appartamenti da destinare ad anziani autosufficienti che potrebbero usufruire, oltre all’alloggio, di tutta una serie di servizi».