Il Comune “escluso” dalla proposta di fusione, è polemica

BASILIANO. «Procedono alla fusione Sedegliano, Mereto e Flaibano, ma Basiliano resta con il cerino in mano»: è lo strale lanciato dalla minoranza di Roberto Micelli verso la giunta di Marco Del Negro....

BASILIANO. «Procedono alla fusione Sedegliano, Mereto e Flaibano, ma Basiliano resta con il cerino in mano»: è lo strale lanciato dalla minoranza di Roberto Micelli verso la giunta di Marco Del Negro. Che per voce del vice Marco Donato replica: «È prematuro, intanto l’Uti».

«I Comuni limitrofi si organizzano, programmano e interpretano il futuro dei loro territori delineando quella che potrà diventare la seconda entità amministrativa del Medio Friuli dopo Codroipo – insiste l’oppositore Marco Monai – e Basiliano è emarginato. Dov’è la pianificazione tanto sbandierata da Del Negro? Basiliano non è più la guida trainante di aggregazioni e servizi in comune. Interrogheremo il sindaco sul tema. Tra gli altri Comuni pare che i giochi siano fatti e non ci sia nè la capacità politica, nè la capacità di immaginare realtà più rispondenti alle necessità di risposta e interpretazione delle esigenze dei cittadini che già il presente ci impone».

Replica Donato: «Per noi decisione prematura. I tre Comuni vicini contano su un percorso a noi non consentito anche per il ritardo di 8 mesi dovuto alla vicenda elettorale. Micelli non aveva avviato alcun processo in tal senso». Donato osserva che ovunque le fusioni si annunciano in opposizione alle Uti. «Peraltro proprio grazie a tale riorganizzazione si sono accelerati i processi verso la fusione – rileva –. Partiremo con l’Uti sui 5 Comuni che hanno approvato lo statuto nel Medio Friuli. Non escludiamo la fusione, ma con adeguata preparazione e coinvolgimento della gente». (p.b.)

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