Il Comune contro Gea «Raccolta del verde, il caso a un avvocato»

Il Comune contro Gea per la raccolta del verde. L’amministrazione guidata da Mara Giacomini ha dato incarico a un legale per tutelare il Comune nei confronti della società inadempiente a suo dire per la raccolta del verde.
«La società – dice il primo cittadino – non rispetta il contratto che abbiamo in proroga. Nell’ultimi mese e mezzo abbiamo avuto notevoli difficoltà a farlo rispettare».
Il rapporto tra Gea e Comune di Roveredo in Piano è stato sancito con un contratto nel 2013 scaduto nel 2017 e prorogato al 30 giugno 2018 e, alla scadenza, prorogato ancora dall’Ausir (l’autorità unica per i servizi idrici e rifiuti) fino a fine giugno.
«A fine agosto 2018 – prosegue il sindaco – ci è stato chiesto un aumento, e abbiamo fatto diversi incontri con la Gea e con Ausir perché secondo noi non era dovuto perché il contratto è in proroga». A marzo, però, sono cominciati i problemi con la raccolta del verde che viene effettuata il lunedì: «Hanno cominciato a non raccogliere tutto il verde – aggiunge Giacomini –, ma solo una parte e la giustificazione è che loro lavorano sei ore e mezzo». Di conseguenza ciò che eccede dall’orario dedicato alla raccolta del verde, non viene raccolto.
«Abbiamo ribadito già volte e in modo forte e deciso con Gea la necessità di effettuare la raccolta completamente – prosegue il sindaco –. Non è stato fatto e noi abbiamo dovuto affidare i compito ai nostri operai e i costi li addebiteremo a Gea».
Problema che Giacomini ha sottoposto sia alla assemblea, sia al comitato ristretto. «E ne ho parlato con l’assessore del Comune di Pordenone Stefania Boltin e l’amministratore unico Andrea Lodolo. Abbiamo cercato di trovare una soluzione – conclude il primo cittadino –, ma adesso abbiamo deciso di ricorrere alle vie legali». –
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