Il centro diurno è realtà, ospiterà trenta anziani

La struttura di Sacile permetterà di assumere 4 operatori. Bordon (Azienda sanitaria): il “modello liventino” è un punto di riferimento

SACILE. Centro diurno al taglio del nastro nella cittadella della salute in via Ettoreo: primi 10 posti prenotati dagli anziani. Un gioiello con l’obiettivo salute per la terza e quarta età: vale 720 mila euro.

«Apertura del servizio in gennaio 2016 e ci saranno 30 posti a regime – ha anticipato Rossano Maset direttore della casa di riposo –. Rette da definire, intorno ai 34 euro giornalieri».

Il valore aggiunto? «L’occupazione – Maset va avanti con il Comune di Sacile e l’Ass5 –: saranno assunti in gennaio quattro operatori socio-sanitari». Il futuro? «Ottimizzare il giardino del centro diurno – è il progetto – con risorse comunali».

Modello Sacile. «Il modello Sacile 2.0 è un punto di riferimento per i servizi sanitari regionali e il nuovo centro diurno è un’altra eccellenza liventina».

Parola di Paolo Bordon, vertice dell’Ass5 ospite con la consigliere regionale Renata Bagatin del sindaco Roberto Ceraolo, dell’assessore ai servizi sociali Maurizia Salton e del primario Giorgio Siro Carniello che ha “firmato” il modello Sacile.

«Fieri di questo risultato – ha commentato Carniello – che aumenta i servizi». L’Ass5 investe nei servizi sanitari nel quadro della riforma regionale: è stato confermato da Bordon il trasferimento nel 2016 del servizio di procreazione medicalmente assistita e il modello polifunzionale in degenza di medicina.

«Nel 2015 sono stati incrementati – ha detto – i servizi infermieristici domiciliari, per rispondere ai bisogni del territorio».

Centro diurno. Trenta posti per anziani nel nuovo centro diurno: nella casa di riposo c’è il polo per 20 anziani non autosufficienti e altri 10 autonomi. Aprirà le porte dalle 8.30 alle 18.30, cinque giorni su sette e le politiche sociali aprono spazi anche ad assunzioni del personale specializzato.

La Regione ha finanziato il centro diurno per anziani con 152.152 euro, escluso l’arredo della cappella che ha sponsor privati e il Comune di Sacile. La carta dei diritti e il regolamento del nuovo servizio per anziani “pendolari” prevede rette allineate a quelle delle casa di riposo e la Regione abbatterà in parte i costi per le famiglie dei nonni non autosufficienti.

«Accolti 30 anziani over 65 anni che necessitano di prestazioni di carattere assistenziale, relazionale e sanitario – è la previsione dell’assessore Salton –. Quelle che non possono essere soddisfatte in toto dal nucleo familiare o servizi domiciliari.

Il centro offre un’ampia palestra attrezzata per le attività riabilitative, di animazione e iniziative nel territorio. L’area relax, il giardino e la zona pasti sono attrezzati a misura d’anziano, come la cappella dell’assistenza spirituale».

Cucito, arte terapia, lettura, giochi di società, canto, cucina, musica, laboratori per riempire le giornate al centro che è nella casa di riposo dove sono stati investiti 7 milioni di euro dal 2002. La nuova ala della casa di riposo costerà 2,5 milioni di euro: cercasi sponsor.

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