Il centro di Udine è invaso dalle auto in divieto: situazione fuori controllo in diverse zone

Nonostante la sfuriata del sindaco e la richiesta di più controlli, i parcheggi in aree interdette sono ormai una consuetudine
Udine 24 Ottobre 2018. Parcheggi selvaggi. via Erasmo Valvason angolo via P Sarpi © Foto Petrussi
Udine 24 Ottobre 2018. Parcheggi selvaggi. via Erasmo Valvason angolo via P Sarpi © Foto Petrussi

UDINE. Non sono bastate la sfuriata del sindaco Pietro Fontanini e nemmeno le multe in più che i vigili sono riusciti a fare in questi ultimi giorni anche se gli agenti sulla strada sono rimasti gli stessi: la sosta selvaggia continua a essere una realtà in buona parte delle vie e delle piazza del centro storico. Non solo di sera quando la città si anima con il rito dell’aperitivo, ma anche in pieno giorno. Lasciare l’auto in divieto è evidentemente diventata un’abitudine e non più la soluzione estrema al problema del parcheggio che non si trova.

Anche perché ieri mattina c’erano parcheggi liberi ovunque. Nei parcheggi in struttura distanti poche centinaia di metri e pure negli stalli blu lasciati liberi magari sull’altro lato della strada. Ma nonostante questo le auto in divieto erano una costante.

Tanto che in alcune zone sono sorti dei veri e propri “parcheggi abusivi”. In piazza Libertà, a ridosso del palazzo comunale, c’erano una decina di auto tra la farmacia notturna e le scale della loggia del Lionello e otto sostavano sull’altro lato, all’inizio di via Mercatovecchio in una sorta di “terra di nessuno” dove non ci sono strisce blu, ma nemmeno l’indicazione del divieto di sosta.

Così in molti lasciano l’auto a due passi da piazza San Giacomo senza pagare il ticket. Lo stesso scenario si ripete in piazza Duomo che (in teoria) sarebbe zona in pedonale. Solo in teoria però visto che ieri c’erano almeno una decina di auto ed è difficile immaginare che fossero tutti mezzi utilizzati da persone disabili, le uniche autorizzate a parcheggiare anche in zona pedonale.

Sosta selvaggia anche in piazza Venerio, di fronte agli uffici comunali di via Beato Odorico da Pordenone: fino a largo Ospedale vecchio capita di trovare un unico serpentone di auto, alcune piazzate pure sul porfido appena davanti alle scalinate della chiesa di San Francesco, tra un albero e la panchina.

Quello di piazza XX settembre è un problema noto e denunciato da tempo, ma le auto in divieto a ridosso delle fioriere piazzate dal Comune sono una costante che spesso provoca disagi alle corriere che hanno la necessità di accompagnare i turisti all’albergo Astoria. Perché i mezzi più ingombranti non riescono a passare e allora il traffico si blocca, ma nonostante questo e le multe, la sosta selvaggia resta.

Da quando poi sono state spente le telecamere che controllavano i varchi di accesso alla Zona a traffico limitato (pure quella sospesa in attesa di una decisione definitiva sul futuro del centro) il fenomeno si è accentuato complice anche il fatto che i vigili sono sotto organico e non riescono a monitorare con costanza tutto il centro.

Nei giorni scorsi il sindaco Fontanini ha chiesto al comandante della polizia locale, Fanny Ercolanoni, di potenziare i controlli in centro storico soprattutto nel fine settimana, quando i parcheggi abusivi dilagano, ma al momento i vigili “sulla strada” sono rimasti gli stessi. Troppo pochi a giudicare dalle auto in divieto che ieri erano parcheggiate anche in via Zanon, all’angolo tra via Valvason e via Sarpi, in via del Monte, via del Sale e via Canciani. E l’elenco potrebbe continuare.

Anche per questo motivo Fontanini ha assicurato che non appena i vigili faranno ritorno al Comune (il passaggio dall’Uti è previsto il primo gennaio prossimo) provvederà ad assumere una ventina di nuovi vigili e al nuovo comandante saranno richiesti senz’altro più controlli.
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto