Il caso di Rossella Corazzin, la ragazza scomparsa 43 anni fa: nei verbali il racconto delle sue ultime ore

Una negoziante dichiarò: «La vidi su una jeep verde». Poco prima un’insegnante la notò camminare in strada

Le ultime ore di libertà di Rossella Corazzin, la ragazza di San Vito scomparsa 43 anni fa. Le raccontano la titolare di un negozio di alimentari di Tai di Cadore e un’insegnante di Santa Giustina, interrogate dagli inquirenti.
 


«Ho visto Rossella rapita». Il 21 agosto 1975 Dora Coletti, titolare di un negozio di alimentari di Tai di Cadore, è stata testimone del rapimento di Rossella. Interrogata dalla polizia a Belluno, l’11 ottobre dell’anno dopo, la commerciante ha detto a verbale quello che era successo davanti ai suoi occhi: «La sera in cui è scomparsa la signorina io ho avuto modo di notare, verso le ore 16.30-17, transitare per la statale di Tai una vettura di colore verde, tipo Campagnola, con sui sedili anteriori due giovanotti e, nella parte posteriore, una ragazza seduta, ma in modo innaturale, come se stesse poco bene».

Il mostro del Circeo rivela: la giovane di San Vito scomparsa nel 1975 è stata rapita in Cadore e uccisa

Secondo quanto detto da Angelo Izzo, il cosiddetto “mostro del Circeo”, la macchina era una Land Rover e i due uomini erano i suoi complici Andrea Ghira e Gianni Guido. Probabile che la giovane donna fosse stata narcotizzata con il cloroformio: «Io mi trovavo fuori dal negozio e la vettura è sopraggiunta dalla parte di Cortina – continua Coletti –. Alla mia altezza ha rallentato. Così ho visto sia i due giovani che la ragazza, che comunque non sarei in grado di riconosce. La ragazza, che poteva essere anche nel dormiveglia, aveva circa 17 anni».

Una descrizione puntuale di un’auto che si stava dirigendo verso Riccione, una tappa prima del trasferimento nella villa del medico perugino Francesco Narducci, in riva al lago Trasimeno, dove per giorni, secondo la testimonianza di Izzo, sarà seviziata, violentata e uccisa.

Tina Vinditti, un’insegnante alla media di Santa Giustina ha visto Rossella Corazzin pochi minuti prima del suo rapimento. La donna è stata interrogata dalla polizia il 13 ottobre 1976, poco più di un anno dopo la scomparsa:

«Verso le 14.30 del 21 agosto dell’anno scorso stavo guidando la mia auto. Avevo percorso circa un chilometro della strada da Tai di Cadore a Forte Vaccher, quando ho notato una ragazza a piedi e che dalla strada che pure io percorrevo si è immessa in una stradina». Il sabato successivo la madre di Rossella le ha fatto vedere una foto: «In questa ho ritenuto di identificare la ragazza che ho visto».
 

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