Il Bronx torna a popolarsi Notte all’addiaccio per 17

Un contraccolpo che non c’è stato per la conclusione dell’emergenza freddo in città. Della quindicina di persone alloggiate in diverse strutture cittadine (dalle parrocchie di Roraigrande e dell’Immacolata Concezione all’Aifa e alla Locanda) in quattro si sono rifugiate ieri sera al Bronx. La maggior parte aveva infatti deciso di trovare fortuna altrove: chi a Milano, chi ad Ancona (ospitato da qualche amico), chi in Germania. Ma il numero di chi ha trascorso la notte al Bronx non è stato affatto esiguo: si contavano 17 persone, la maggior parte delle quali in attesa di entrare all’hub della Monti, ormai saturo da giorni. In sei erano già passati in Questura ancora la scorsa settimana, ma, non essendoci disponibilità all’interno dell’ex caserma (per mancanza di turn over saturo in ogni ordine di posto), sono costretti a dormire all’addiaccio. A questi si somma chi invece è arrivato a Pordenone soltanto ieri sera: in tre sono giunti quando gli uffici della Questura erano ormai chiusi e pertanto devono attendere oggi per perfezionare le pratiche di accoglienza. Gli altri appartengono alle più varie categorie di richiedenti asilo, tra quelli fuori progetto per svariati motivi, ma che possono comunque proseguire con l’iter per ottenere lo status di rifugiato, e quanti hanno concluso l’iter di accoglienza con l’approvazione dello status, ma senza alcun posto dove andare. A tutti loro ieri la Croce rossa (come sta facendo ormai da mesi) ha portato la cena e beni di conforto, mentre i volontari di Rete solidale hanno rimpinguato il numero di coperte e sacchi a pelo per i nuovi arrivati.
Il prefetto Maria Rosaria Laganà, parlando durante la presentazione della relazione annuale dell’attività del Centro di ascolto diocesano della Caritas, aveva fornito dati rivelatori sull’aumento dei richiedenti asilo sul territorio: in provincia sono circa mille le persone accolte, 200 soltanto dall’inizio del 2017. Numeri che già a marzo superano quanto previsto dal bando diramato dalla Prefettura per l’accoglienza durante tutto il 2017, fissato in un fabbisogno di posti pari a 900 persone. In queste ore, inoltre, si potrà conoscere la decisione della Croce rossa su un eventuale ricorso al Tar in merito all’assegnazione alla coop Sanis Hospes della gestione dell’hub: nei giorni scorsi la dirigenza della Cri aveva ottenuto la documentazione dopo la richiesta di accesso agli atti e l’incartamento è stato inviato a un avvocato per l’esame della situazione e l’individuazione degli estremi per il ricorso al tribunale amministrativo.
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