Il 26 ottobre la mostra su “Il Pordenone”, celebrato a Piacenza

L’assessore Tropeano ospite di una due giorni internazionale E a giugno missione con Fiab La grande esposizione in città slitterà di una settimana 

Poco importa se la città che lo ospitò e gli donò un nome eterno fu Pordenone. A Piacenza Giovanni Antonio de’ Sacchis viene celebrato come uno dei più grandi artisti internazionali, più di quanto non lo sia “in patria”.

L’assessore alla cultura Pietro Tropeano, che con proprio con Piacenza e Cremona ha voluto mesi fa sottoscrivere un protocollo per far uscire la valorizzazione dell’artista dai confini locali, è stato in questi giorni proprio nella città dell’Emilia Romagna per una due giorni dedicata a “Forza, terribilità e rilievo”, Il Pordenone a Piacenza e dintorni. «Un grande evento con esperti internazionali – sottolinea l’assessore –, che ci mostra come Piacenza, dopo la salita alla cupola di Santa Maria di Campagna abbia scelto davvero di investire sul nostro pittore. Un esempio anche per noi, su come si faccia promozione culturale».

Per Tropeano è stata l’occasione per raccontare quella che sarà la grande mostra di Pordenone sul Pordenone: un evento che, per ragioni tecniche, «aprirà i battenti il 26 ottobre e proseguirà fino a gennaio. Per noi è una prova di maturità, Piacenza ha insegnato a tutti come ci si muove e come si possa valorizzare, sotto il profilo anche turistico, un patrimonio culturale». Nell’ottica di una collaborazione stretta con le altre città che ospitano i tesori del de’ Sacchis, la nostra città ha organizzato a giugno una visita a Piacenza «per esplorare il Pordenone in bicicletta, con Fiab» ricorda Tropeano.

Proprio Piacenza e Cremona si sono impegnate a lavorare sulla promozione della mostra che aprirà i battenti in autunno a villa Galvani. «Anche questo – sottolinea Tropeano – è un modo nuovo di costruire sinergie e, per noi, di crescere nel panorama nazionale». —

M.Mi.



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