Idea salva-Pontebbana «Galleria artificiale per il traffico pesante»

La situazione della Pontebbana e di Casarsa in particolare, definita «insostenibile», è stata al centro di un incontro pubblico promosso l’altra sera da Articolo Uno - Movimento democratico e progressista.

«La città è perennemente assediata e paralizzata da lunghe code di auto e tir al semaforo con i motori accesi, l’inquinamento è alle stelle con i noti esiti epidemiologici, e i rischi stradali per pedoni e ciclisti sono altissimi». Gli esponenti di Artivolo Uno -Mdp Gian Marco Saponaro e Maurizio Zamuner, quest’ultimo coordinatore provinciale del partito, hanno esordito in questo modo introducendo la discussione al ristorante “Al Novecento” non prima di aver ricordato il caporedattore del Messaggero Veneto Stefano Polzot, casarsese, a cui l’uditorio ha risposto con un applauso.

Saponaro e Zamuner hanno anche rincarato la dose avvertendo che nei prossimi anni la situazione è destinata a peggiorare a seguito della conclusione dei lavori di costruzione della Pedemontana Veneta che partirà da Montecchio Maggiore e arriverà a Spresiano con il risultato di canalizzare una grande quantità di traffico da tutto il Veneto settentrionale verso Pordenone – via A28 – e poi verso Tarvisio.

Ecco i cardini della proposta di Articolo Uno - Mdp .Ristrutturare la Pontebbana sulla base del progetto approvato dalla giunta provinciale di Elio De Anna nel 2003: «Il progetto evita le circonvallazioni. Nel tratto di Casarsa, dalla Cantina sino alla caserma Rigel, il traffico passante viene interrato in una galleria artificiale lasciando sul piano di campagna le due corsie dedicate solo al traffico locale». Secondo la proposta, la Pontebbana va ristrutturata in sede consentendo una circolazione costante e senza soste a 60 orari. Bisogna anche evitare che il traffico interprovinciale e internazionale passi per Casarsa e «ciò sarà possibile solo realizzando il completamento della Cimpello Sequals - Gemona». —

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto