I venzonesi riacquistano la priorità per l’ingresso nella casa di riposo

VENZONE. Al Pio istituto elemosiniere si torna indietro. Ma questa volta la retromarcia favorisce i residenti venzonesi che avranno la priorità nel caso si trovassero in lista d’attesa per accedere alla casa di riposo. A proporre la modifica del regolamento per l’accoglimento degli ospiti è stato il nuovo consigliere di amministrazione, Antonio Gentile, nominato lo scorso gennaio al posto di Salvatore Oliverio che ai tempi delle proteste dei parenti preoccupati per la qualità del servizio, si era dimesso dicendo «questa è una questione politica». La modifica è passata con tre voti a favore (Gentile, Tatiana Azzida e Giuseppe Capriz), l’astensione di Guido Zamolo e il voto contrario della presidente Alda Zamolo.
Al suo esordio, Gentile ha compreso subito che l’eliminazione del cosiddetto “domicilio di soccorso” non aveva tenuto conto delle volontà del benefattore Albertone Del Colle che, nel 1261, con la sua donazione, aveva voluto favorire i venzonesi. Un anno fa l’opposizione in consiglio comunale l’aveva fatto notare, ma la sua voce non trovò seguito. Gentile, invece, ha ritenuto che chi aveva caldeggiato la modifica dell’articolo 4 «non aveva considerato sufficientemente il forte legame tra la comunità e la struttura che opera sul territorio». A febbraio ha presentato la proposta di modifica riassunta nella delibera approvata poche settimane fa, dopo una lunga discussione. «Con soddisfazione – afferma il consigliere – informo la comunità che i residenti a Venzone godranno nuovamente di criteri valutativi di maggior vantaggio». Così recita la nuova versione dell’articolo 4 che sostituisce il precedente, quello che autorizzava il Cda ad adottare «criteri valutativi di accoglimento sulla base delle reali condizioni economiche, sociali, affettive, materiali e di residenza nel comune di Venzone». Insomma, quella che era una possibilità oggi è diventato un obbligo e i venzonesi passeranno prima degli altri.
Lo scorso gennaio anche il sindaco Fabio Di Bernardo, oggi dimissionario per lo scarso risultato ottenuto alle recenti elezioni regionali, aveva annunciato l’intenzione «di restituire agli stessi residenti la priorità di accesso nella casa di riposo». L’aveva fatto invitando il Cda ad accogliere la proposta. Il Cda, invece, non ha recepito l’altra proposta avanzata dal sindaco, quella che puntava sul taglio delle tasse ai venzonesi ospiti della casa di riposo. In questo caso Di Bernardo era andato oltre le sue competenze.
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