I vandali assaltano l’università, danni ingenti

UDINE. Cercavano soldi i malviventi che nel cuore della scorsa notte si sono introdotti negli uffici e nelle aule del Polo umanistico e della formazione dell'Università di Udine, in via Monsignor Pasquale Margreth, nei locali un tempo occupati dalla Scuola magistrale arcivescovile e, prima ancora, dall'istituto tecnico femminile Blanchini. Hanno spaccato una dozzina di porte, forzandole con un piede di porco. Sono così riusciti a entrare nella segreteria "Formazione insegnanti".
Hanno aperto cassetti e armadi, buttando per aria documenti e ogni cosa capitasse loro a tiro. Hanno anche raggiunto i distributori automatici di merendine e bevande e hanno scassinato la macchinetta cambiasoldi. Non contenti, hanno anche deciso di addentare un panino al salame, facendone poi cadere alcuni pezzi a terra. A scoprire le malefatte dei "soliti ignoti" è stata una guardia giurata dell'Istituto di vigilanza Italpol pochi minuti dopo le tre. Il telaio della finestra che si affaccia su via Margreth era completamente fuori quadro, ma, nonostante ciò, i "ladri di panini" non sono riusciti a entrare da lì.
Hanno quindi scardinato la porta metallica vicina. Il bottino, secondo le prime stime effettuate dal personale addetto ai Servizi logistici, è di modesta entità: circa duecento euro di banconote contenute nell'apparecchiatura cambia-soldi (hanno lasciato lì le monete).
Tutti gli oggetti di valore, come per esempio computer portatili o videoproiettori, sono stati lasciati al loro posto. In via Margreth, già stanotte, è arrivata la polizia: gli agenti della Squadra volante hanno effettuato un sopralluogo insieme ai colleghi della Scientifica. E, questi ultimi, di certo avranno raccolto anche i resti del panino al salame.
A quanto pare, quella di fare uno spuntino gratuito nei luoghi colpiti è un'abitudine di questa banda che ultimamente sta prendendo di mira soprattutto chiese ed istituti religiosi. Solo pochi giorni fa, infatti, tre individui incappucciati sono entrati all'interno del Seminario arcivescovile, hanno forzato oltre venti porte e si sono pure fermati a bere il caffè alle macchinette.
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