I lagunari riportano la caserma Dall’Armi indietro nel tempo

SAN VITO. La dismessa caserma Fratelli Dall’Armi, segnata dal tempo e dalla dimenticanza, è tornata a vivere per un giorno i fasti del passato con la cerimonia per il 9° anno dalla fondazione della...

SAN VITO. La dismessa caserma Fratelli Dall’Armi, segnata dal tempo e dalla dimenticanza, è tornata a vivere per un giorno i fasti del passato con la cerimonia per il 9° anno dalla fondazione della sezione del 22° battaglione carri Serenissima dell’associazione Lagunari truppe anfibie. Erano presenti 21 labari delle sezioni lagunari e molte rappresentanze di associazioni combattentistiche e d’arma della zona, fra le quali spiccavano per numero quelli delle sezioni dei Carristi.

La stretta collaborazione tra lagunari in armi e in congedo è stata suggellata dalla presenza di un picchetto armato del reggimento davanti al monumento al carrista nella piazza d’armi. Il sindaco Antonio Di Bisceglie, sottolineando come il battaglione, insignito della cittadinanza onoraria, sia sempre stato molto presente nella vita di San Vito, ha ribadito che qualsiasi destinazione possa avere la Dall’Armi (nuovo carcere provinciale o quant’altro), rimarrà sempre a disposizione della sezione il monumento e l’attigua chiesetta. Il presidente nazionale dell’Alta, generale Gianpaolo Saltini, ha ricordato quando comandava il battaglione, considerato un modello. Il presidente della sezione Alta, capitano Fabio Sorini, ricordando come rimanga ancor oggi vivo il ricordo del battaglione, ha lanciato una proposta di cooperazione fra lagunari e carristi. Il comandante regionale dell’Esercito, generale Federico Maria Pellegatti, ha ricordato anche lui i suoi trascorsi tra i lagunari, ma soprattutto la vicenda dei due marò detenuti in India, con la politica che forse ha fatto ancora poco per risolverla. Presente anche il comandante del reggimento Lagunari, colonnello Giovanbattista D’Alessio. (a.s.)

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