I familiari delle vittime: «Ergastolo per Giosuè»

Oggi i genitori di Trifone e di Teresa saranno in aula per la requisitoria del pm «Siamo sicuri, chiederà il carcere a vita. Il minimo per chi ci ha tolto i nostri figli»
«Condannati all’ “ergastolo del dolore”». Così si erano definiti i genitori di Trifone Ragone e quelli di Teresa Costanza, i fidanzati uccisi a colpi di pistola il 17 marzo 2015 nel parcheggio del palasport di Pordenone. Oggi Eleonora e Francesco Ragone assieme a Carmelina e Rosario Costanza saranno in prima fila, ad assistere alla requisitoria del pm Pier Umberto Vallerin davanti alla corte d’assise di Udine, a un anno e nove giorni dall’inizio del processo. Una requisitoria che si articolerà, secondo le previsioni, nelle udienze fissate per oggi e per domani. Due giornate che i familiari di Trifone e Teresa hanno atteso a lungo. Si aspettano che proprio la parola “ergastolo” sia quella che emergerà dalla richiesta di condanna del magistrato: carcere a vita per Giosuè Ruotolo, l’ex coinquilino e commilitone di Trifone a processo con l’accusa di essere l’autore del duplice omicidio.


«Non potevamo mancare – ha sottolineato ieri Eleonora Ferrante, la mamma di Trifone –, con la nostra presenza in aula chiediamo giustizia in nome e per conto di mio figlio e di Teresa. Non abbiamo dubbi sul fatto che la pubblica accusa chiederà l’ergastolo, una convinzione rafforzata da quello che è emerso nel corso di questi mesi di udienze». «Siamo sempre più convinti che sia colpevole – ha aggiunto Eleonora – e che si sia trattato di un delitto lungamente premeditato. Una persona così è pericolosa. Deve restare in carcere a vita».


«La verità ormai è chiara, lampante. Siamo certi che il pubblico ministero chiederà l’ergastolo – è il parere espresso ieri sera da Rosario Costanza, il papà di Teresa –. La pena minima, dal nostro punto di vista, per chi ha ucciso nostra figlia e Trifone. Dico che è la pena minima, anche se in realtà non riesco ad immaginare una punizione davvero adeguata per quello che ci è stato fatto. Non potremo mai avere pace, soprattutto pensando che nostra figlia non c’entrava nulla in questa storia. Eppure chi voleva uccidere Trifone si è accanito anche su Teresa. No, purtroppo non esiste una pena sufficiente».


Oggi, dunque, è in programma la requisitoria del pm Vallerin che potrà proseguire anche nell’udienza di domani. La prossima settimana, il 23 e 24 ottobre, toccherà, ai legali delle parti civili: gli avvocati Serena Gasperini e Daniele Fabrizi, Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, Giacomo Triolo e Carla Sgarito. Infine, arriverà il momento decisivo per la difesa, nelle udienze del 30 e 31 ottobre, con le arringhe degli avvocati Giuseppe Esposito e Roberto Rigoni Stern. In novembre la sentenza.


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