I cioccolatini dell’Airc per combattere il cancro «Oggi si guarisce di più»

Fino all’11 novembre con “I Giorni della Ricerca”, l’Associazione italiana per la ricerca contro il cancro racconta le nuove frontiere della ricerca e della cura del cancro. L’iniziativa, rinnovata...



Fino all’11 novembre con “I Giorni della Ricerca”, l’Associazione italiana per la ricerca contro il cancro racconta le nuove frontiere della ricerca e della cura del cancro. L’iniziativa, rinnovata anche quest’anno dall’Airc, si sostanzia in una serie di giornate dedicate alla promozione dell’informazione sui progressi raggiunti nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura del carcinoma. L’obiettivo è presentare le nuove sfide che la comunità scientifica dovrà affrontare per rendere il cancro sempre più curabile.

Per sostenere concretamente l’attività dei circa 5 mila scienziati italiani Airc impegnati nei laboratori di università, ospedali e istituzioni di ricerca, oggi tornano, in oltre mille piazze, i “Cioccolatini della Ricerca”. A fronte di una donazione minima di 10 euro, i volontari dell’associazione consegneranno una confezione con 200 grammi di cioccolato fondente, un alimento che assunto in modica quantità può portare benefici.

« Una dieta contenente cioccolato fondente riduce il numero di lesioni precancerose attraverso l’inibizione di mediatori infiammatori, l’aumento degli enzimi antiossidanti e di riparazione del dna e la riduzione della proliferazione cellulare» spiega Andrea De Censi, direttore del reparto di Oncologia Medica dell’Ospedale Galliera di Genova. Dopo l’appuntamento in piazza con i volontari, la distribuzione dei cioccolatini proseguirà nelle oltre 1.900 filiali del gruppo Ubi Banca presenti su tutto il territorio.

Il cancro non aspetta e per questo Airc sta lavorando a livello nazionale e internazionale per velocizzare le scoperte e il loro arrivo in clinica. Sono 373 mila i nuovi casi di cancro diagnosticati in Italia nell’ultimo anno, più di mille al giorno. Le previsioni per i prossimi anni indicano che nel 2030 il cancro sarà la principale causa di morte nel mondo (con 21,6 milioni di nuovi casi all’anno).

I medici e i ricercatori stanno affrontando l’emergenza studiando metodi per diagnosi più precoci e per trattamenti sempre più personalizzati che hanno contribuito a far diminuire la mortalità.

In Italia oggi si guarisce di più, come testimoniano i dati che ci pongono al vertice in Europa per le guarigioni. La sopravvivenza a cinque anni è aumentata, sia per gli uomini che per le donne, rispetto al quinquennio precedente. Nel nostro Paese oltre 3,3 milioni di persone hanno superato una diagnosi di questa malattia e hanno un’aspettativa di vita paragonabile a quella di chi non si è mai ammalato. «I risultati ottenuti sono significativi, ma non bastano. Per questo è indispensabile garantire continuità ai ricercatori per comprendere e curare tutti i tumori – sottolinea Federico Caligaris Cappio, direttore scientifico Airc –. I risultati si ottengono mettendo il paziente al centro e utilizzando un approccio globale fatto di finanziamenti, tecnologia, inventiva». —





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