I carabinieri dopo 70 anni lasciano Torviscosa

TORVISCOSA. Lasciano, dopo circa settant’anni, la loro caserma i carabinieri di Torviscosa. È iniziato il ripiegamento alla caserma dell’Arma di Cervignano che dovrebbe essere completato entro ottobre.
Anche se ubicato a Cervignano, il comando della stazione di Torviscosa non è messo in discussione e vedrà assegnato un nuovo comandante essendo quello precedente stato dislocato al comando della stazione di Mortegliano.
L’amministrazione comunale di Torviscosa e i diversi soggetti coinvolti (Prefettura e Comandi dell’Arma) avranno diciotto mesi di tempo per trovare una sede idonea alla caserma dei carabinieri, altrimenti si corre il rischio che il ripiegamento diventi definitivo. A seguito dello “spostamento” della caserma dell’Arma, viene a mancare anche la sede dell’Associazione carabinieri in congedo che aveva trovato ospitalità nello stesso edificio.
Già prima di diventare Comune di Torviscosa, sull’allora Torre di Zuino frazione di San Giorgio di Nogaro (anni ’30), esisteva un presidio dell’Arma dei Carabinieri Reali. Con la nascita nel 1940 del nuovo Comune, Torviscosa appunto, fu istituito il comando della nuova stazione che ha competenza anche nei comuni di Bagnaria Arsa, Gonars e Porpetto (circa 10 mila abitanti).
Un po’ di amarezza e tanta preoccupazione tra i torviscosini per la perdita di quella che, oltre a essere un’istituzione, rappresenta un punto fermo per la sicurezza degli abitanti della cittadina industriale che ora rischia di venir meno.
Della situazione della stazione dei carabinieri si parla da anni a causa delle condizioni di insalubrità in cui versano gli edifici che la ospitano ritenuti dal Cocer di Roma (Consiglio centrale di rappresentanza del personale) non idonei a ospitare i militari e i loro alloggi.
Va detto che gli immobili in cui è ospitata la caserma sono di proprietà della Caffaro in amministrazione straordinaria il cui commissario li ha posti in vendita già da anni per 750 mila euro.
L’amministrazione comunale del sindaco Roberto Fasan aveva presentato un progetto sostenuto finanziariamente da alcuni imprenditori del territorio per la dislocazione nella frazione di Malisana dove sarebbero stati messi a disposizione degli immobili che con un investimento di 762 mila euro li avrebbero resi funzionali all’uso dei militi.
Quando sembrava tutto ormai definito, è arrivato lo stop del Cocer che riteneva troppo delocalizzato il sito per ospitare la caserma.Ora, come dicevamo, Comune, Prefettura e Comando dell’Arma avranno diciotto mesi di tempo per trovare una soluzione, pena la perdita definitiva del comando.
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