I 2Cellos: «Potendo, ci piacerebbe suonare con Mozart»

UDINE. Sono giovani, belli e soprattutto sono dannatamente bravi. Luka Šulic’ e Stjepan Hauser, in arte 2Cellos, il duo di violoncellisti sloveno-croati che sta sbancando i teatri di tutto il mondo, approda questa sera al teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 21 (quarto concerto di Azalea, per il teatro di via Trento) e dopo Padova, Roma, Bologna e Milano registra l’ennesimo sold out.
Più di 10 mila i biglietti venduti e polverizzati già in prevendita.
Luka nato a Maribor nel 1987 ha iniziato a 5 anni a prendere lezioni di violoncello da suo padre violoncellista anche lui, per poi proseguire gli studi all'Accademia Musicale di Zagabria, a Vienna e infine alla Royal Academy of Music di Londra, Stjepan, classe 1986 ha studiato a Pola, sua città natale, e si è diplomato a Fiume.
Studi completati tra Londra, Manchester e Stati Uniti, (a Londra era membro stabile del Trio di Greenwich. Questa sera registrano il quinto concerto italiano dopo i successi della prima metà dell’anno in Asia (undici sold out in Giappone,4 in Corea e 1 a Singapore).
In gennaio voleranno in Australia e Nuova Zelanda per 6 date e, dopo un solo concerto nel Regno Unito, il 16 Febbraio al Shepherd’s Bush Empire di Londra esaurito in ventiquattr’ore, da fine febbraio saranno negli Stati Uniti, protagonisti di oltre quaranta concerti, molti dei quali già esauriti e prossimi al raddoppio.
Tutto però è cominciato con un video...
«Nel 2011 - risponde Stjepan - all’inizio della nostra carriera, postammo la cover di Smooth Criminal di Michael Jackson. Volevamo qualcosa di nuovo, pazzo, eccitante e unico! Volevamo espandere al massimo la creatività e soprattutto le possibilità del violoncello. La nostra missione era di avvicinare le masse al nostro grandioso strumento e di appassionare i ragazzini».
Bersaglio centrato, in tre anni loro sono diventati rockstar. Basta farsi un giro in rete.
La sola Thunderstruck, pezzo rivisto degli AC/DC, ha superato i 29 milioni di visualizzazioni e l’ultimo video per The Trooper Overture – un potentissimo mix per violoncello fra il Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini e la hit degli Iron Maiden The Trooper - vero inno dell’hard-rock datato 1983, in meno di due mesi dalla pubblicazione ha oltrepassato i cinque.
Una studiata operazione di marketing?
«Non c’è nulla di pianificato e non abbiamo un team per il marketing. Siamo fortunati abbastanza da raggiungere il cuore delle persone in ogni parte del mondo. Sono loro che decidono di condividere i nostri video. Le persone e l’amore che hanno per noi ci hanno reso popolari e saremo sempre grati per questo».
Con quale criterio scegliete le cover?
«Una formula molto semplice: deve piacerci il brano, deve dire qualcosa a noi e allo stesso tempo deve risuonare bene con il cello».
In futuro comporrete musica originale? Qual è il prossimo passo?
«Sì, abbiamo scritto musica originale per il prossimo nuovo album Celloverse, che uscirà nel gennaio 2015, siamo molto eccitati per questa prossima prova e abbiamo in programma di scrivere molti altri pezzi».
Sir Elton John che vi ha voluti in molti dei suoi tour ha detto che siete “la cosa più emozionante vista dal vivo dai tempi del concerto londinese di Jimi Hendrix al Marquee Club negli anni Sessanta”.
In Italia avete suonato con Zucchero, Sollima e con il tenore Andrea Bocelli. Avete una routine speciale di studio per tenervi allenati?
«Viaggiamo e ci esibiamo in concerto ogni sera. Ma da ragazzi abbiamo studiato duramente».
Se si potesse tornare nel passato con quale musicista vorreste lavorare?
«Mozart. Gli chiederemmo di comporre più musica per il violoncello».
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