I 25 anni della Via dei sapori, nuovo corso all’Its Academy
Il Consorzio promuove da un quarto di secolo l’enogastronomia regionale. Il presidente Filipputti: «Il nostro impegno è di dare alla tradizione un futuro»

Via dei sapori è un gruppo composto da 25 ristoratori che – dall’Adriatico alle Alpi – sono portabandiera delle molteplici anime della cucina regionale, pensata e rielaborata da ciascuno secondo il proprio personale percorso di ricerca; 24 tra vignaioli e distillatori e sedici artigiani del gusto a cui si affiancano otto partner tecnici.
Da 25 anni raccontano la storia della loro terra attraverso la cucina, i suoi vini, i suoi prodotti, formando un’unione che dura nel tempo e si proietta verso il futuro. Ieri hanno festeggiato questo importante traguardo con una celebrazione ospitata nelle sale della Fondazione Friuli, nel corso della quale hanno presentato un video e un magazine che raccontano in maniera agile e attraente la loro storia.
«L’augurio che ci facciamo celebrando i nostri 25 anni – ha detto il presidente del Consorzio Walter Filiputti – non è tanto di realizzare i nostri sogni, quanto di continuare a sognare».

Gli associati, in questo quarto di secolo, hanno inanellato numeri considerevoli: un milione di assaggi serviti all’insegna dell’eccellenza e della valorizzazione del territorio, 185 eventi in 83 località di tutto il mondo (111 in Friuli, 22 in Italia, 47 all’estero) in cui sono state promosse la cultura e l’enogastronomia del Friuli Venezia Giulia, oltre 2 mila ricette create per deliziare il pubblico con piatti che hanno raccontato in modo inedito la storia culinaria regionale, più di 35 mila bottiglie stappate durante gli eventi, 1.383 le volte in cui vignaioli, artigiani del gusto e partner sono apparsi nei menù rendendo ogni esperienza irripetibile.
Tutto è nato il 12 settembre 2000. Aldo Morassutti, della trattoria Da Toni a Gradiscutta, riunì al ristorante Là di Moret una decina di colleghi, mossi da una visione comune: promuovere e valorizzare la gastronomia locale. Invitò Filiputti, esperto di enogastronomia e marketing, a presentare un programma.
Quel giorno non solo nacque l’idea del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei sapori, ma venne anche posta la prima pietra di un progetto che avrebbe contribuito a collocare la ristorazione di qualità nel sistema di promozione del turismo. La Carta di fondazione del Consorzio, sottoscritta da venti ristoranti, sanciva l’impegno a superare le individualità e lavorare, allo stesso tempo, per il bene collettivo.
La componente territoriale fu il motore del successo del progetto, trasformando il panorama enogastronomico in un pilastro strategico per il turismo regionale, e aprendo le porte alla collaborazione con le istituzioni locali, come la Camera di Commercio di Udine e di Pordenone-Udine, PromoturismoFvg e i Comuni. Il futuro, adesso, porta alla formazione.
«Siamo felici di annunciare che il Corso di formazione superiore per la ristorazione all’Its Academy partirà con l’anno 2026/2027 – ha detto Filipputti –: non potevamo immaginare compleanno migliore».
La celebrazione di ieri è stata l’occasione per tracciare il bilancio del percorso fatto finora, ma soprattutto per gettare un ponte verso il futuro perché, come ha detto Walter Filiputti «il nostro impegno è stato, e sarà sempre, quello di dare alla tradizione un futuro» facendolo evolvere ma «mantenendo ben salde» le radici.
«In questi 25 anni il Consorzio ha accompagnato, e spesso guidato, un’evoluzione della ristorazione» ha detto il presidente della Fondazione Friuli Bruno Malattia. «In 25 anni di attività, Via dei sapori si è affermato come straordinario biglietto da visita della regione, esempio unico di lavoro di squadra nel settore della ristorazione e dell’ospitalità» ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio di Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo.
«Chef, vignaioli, artigiani e produttori – ha concluso – hanno unito le forze per raccontare, attraverso piatti iconici e sapori autentici, una regione capace di coniugare tradizione e apertura internazionale».
Quella di Via dei sapori «è una storia di visione imprenditoriale – ha concluso l’assessore alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini –: oggi l’enogastronomia è uno dei principali canali di promozione della nostra regione a livello nazionale e il primo fattore di interesse per i turisti stranieri e tutto questo lo dobbiamo anche alla felice intuizione di Filiputti e di quei ristoratori lungimiranti che diedero inizio alla storia del Consorzio».
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