Hostess in stazione: test di gradimento su Fs

SACILE. «Test di gradimento sulla stazione ferroviaria di Sacile: risponde a qualche domanda?». Il consigliere comunale David Bessega è pendolare della tratta Sacile-Venezia e ha sparato a zero nell’indagine che gli è stata proposta dall’hostess di Trenitalia. «Rispondo subito e senza giri di parole – ha cominciato il consigliere M5s –: quella di Sacile è una stazione in pieno degrado». Prima dei perché e del “j’accuse”, quello che gli altri pendolari sacilesi verso il Veneto non mandano giù è la politica dei rincari che scatta sul confine regionale. Il 2017 ha messo in conto biglietti più salati: la media è quella +2,1% di aumento. E buon viaggio dal Giardino della Serenissima fino alla Laguna.
Le critiche. «Aumentano le tariffe e anche i ritardi sulla linea Sacile-Venezia». La battuta di Bessega rilancia i disagi dei pendolari. «La stazione di Sacile è un percorso a ostacoli per i disabili che devono prendere il treno e da soli non ce la fanno – ha puntato il dito il grillino –. Non si tratta soltanto del fatto che manca un servoscala e non si può utilizzare l’ascensore. Chi volesse passare in carrozzina dalla banchina del primo binario alla sala della biglietteria, non riuscirebbe ad aprire la porta d’ingresso. Manca la maniglia antipanico». Lo scivolo per disabili non ha le misure proporzionate all’apertura della porta e manca quella automatica. «Siamo nell’era dell’integrazione oppure dei ghetti? – denuncia Bessega –. I bagni sono quasi sempre chiusi di sera, eppure sono pubblici. La sala d’aspetto ha il lucchetto ed è piena di polvere, ragnatele e vetri rotti»..
Il paradosso. «Per non parlare del fatto che qualcuno chiude a chiave la sala d’ingresso della stazione dopo le 22 – è l’ultima critica del consigliere comunale –. Ma chi paga il biglietto di Trenitalia avrà diritto a un luogo caldo e protetto dove aspettare il treno o no? Chi si è arrogato il diritto di chiudere a doppia mandata la stazione e un servizio pubblico a pagamento?». Nel sottopasso mancano le telecamere per garantire la sorveglianza elettronica. «Ci sono persone impaurite – ancora Bessega – dai balordi». Fine del test di gradimento sui servizi ferroviari.
Rincari e ritardi. «Abbonamento salato da gennaio – ha calcolato una pendolare che lavora a Venezia –. Da Sacile quello mensile costava fino al 2016 circa 70 euro: dopo Capodanno pago 71,50 euro. Sarà poca cosa, ma moltiplichiamolo per 12 mesi». Rincari dei biglietti e salari sempre uguali.
«In aumento anche i ritardi dei convogli – ha segnalato Lisa una liceale pendolare dal Veneto a Sacile –-. Arriviamo in ritardo sulla prima campanella».©RIPRODUZIONE RISERVATA
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