Honsell lascia anche l’Uti: subito il nuovo presidente

Il sindaco dimissionario: l’ente funziona, garantiti servizi senza costi aggiuntivi «L’unico rammarico è non aver coinvolto gli altri comuni dell’hinterland» 
Udine 22 Aprile 2016 elezione presidente UTI Copyright Petrussi Foto Press / Turco
Udine 22 Aprile 2016 elezione presidente UTI Copyright Petrussi Foto Press / Turco
L’Uti Friuli centrale nominerà presto un nuovo presidente. Dopo essersi dimesso dall’incarico di sindaco di Udine, Furio Honsell lascerà anche l’ente intermedio e già nel corso della prossima assemblea, convocata per venerdì, potrebbe arrivare la fumata bianca.


Il vicesindaco di Udine, Carlo Giacomello che dal 19 gennaio, giorno in cui saranno effettive le dimissioni di Honsell, erediterà la fascia tricolore del professore non può essere nominato presidente poiché per ricoprire quell’incarico è necessario essere eletto sindaco e in ogni caso tra pochi mesi a Udine si vota e quindi l’Uti si sarebbe trovata di nuovo senza una guida. Il nuovo numero uno dell’Uti sarà quindi uno dei primi cittadini dell’assemblea nella quale, oltre a Honsell, siedono anche il sindaco di Campoformido, Monica Bertolini, quello di Pozzuolo Nicola Turello, di Pradamano Enrico Mossenta, di Tavagnacco Gianluca Maiarelli e l’assessore del Comune di Tricesimo Federico Artico.


«Lo statuto - spiega Honsell - prevede che il presidente dell’Uti decaduto resti in carica fino alla nomina del nuovo presidente e quindi formalmente non abbiamo fretta ma ritengo sia importante dare continuità all’attività dell’Uti e quindi penso che già nella prossima assemblea provvederemo a nominare il nuovo presidente». In pole position sembrano esserci il sindaco di Tavagnacco, Maiarelli e quello di Campoformido Bertolini che già ricopre l’incarico di vicepresidente, ruolo per altro assegnato dal presidente. «Decideremo tutti insieme - assicura Honsell - ma la cosa più importante, al di là del nome, è che venga mantenuto lo stesso spirito di squadra che ci ha animato in questo primo anno di attività che giudico estremamente positivo».


Secondo Honsell insomma la scommessa Uti è stata vinta: «Questa Uti di sicuro ha funzionato bene, ha un bilancio solido grazie agli importanti finanziamenti avuti dalla Regione e ha dimostrato di “stare in piedi” da sola, senza che i comuni siano stati chiamati a delle compartecipazioni. L’Uti si mantiene da sé e ha potuto portare avanti investimenti significativi soprattutto per l’edilizia scolastica di cui ha competenza per tutta la provincia, da Tarvisio a Cervignano».


Altro aspetto positivo per Honsell è l’ottimizzazione delle risorse e la condivisione dei servizi. «Tutta Europa sta andando in questa direzione - assicura -, oggi i comuni devono affrontare problematiche complesse e per dare risposte soddisfacenti ai cittadini è necessario avere un livello di specializzazione che i piccoli comuni non potrebbero garantire. Così invece l’amministrazione pubblica riesce a essere più efficiente senza ledere la sovranità dei piccoli centri che deve essere tutelata. Lavorando tutti insieme siamo riusciti ad approvare diversi piani sovracomunali, l’unico rammarico è quello di non essere riusciti a coinvolgere anche i sindaci degli altri comuni dell’hinterland ma auspico che i confini dell’Uti possano ampliarsi presto».


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