«Ho mal di stomaco» E muore a soli 25 anni

Un’operaia ghanese si è sentita male nel suo appartamento lunedì sera A chiamare il 118 è stata una vicina, inutile la corsa all’ospedale. Si fa l’autopsia
Di Cristian Rigo

Ha sentito una fitta improvvisa all’addome e ha pensato si trattasse del “solito” mal di stomaco. Invece è morta poco dopo l’arrivo in ospedale. L’operaia ghanese Prescilla Omany si è spenta a soli 25 anni lunedì sera. Quando ha capito che il dolore era troppo forte per essere un banale mal di stomaco ha chiesto aiuto alla vicina di casa che l’ha trovata stesa davanti alla porta di casa. La donna ha chiamato immediatamente il 118 poco prima delle 21. I sanitari si sono resi subito conto della gravità della situazione e dopo aver rianimato la donna nel suo appartamento di via Divisione Garibaldi Osoppo sono ripartiti a sirene spiegate verso l’ospedale Santa Maria della Misericordia. Tutto inutile. Prescilla è morta poco dopo. Secondo una prima ipotesi ancora tutta da verificare potrebbe essere stata stroncata da un’ulcera perforante, ma toccherà al medico legale Lorenzo Desinan fare chiarezza su una morte così assurda per una donna di soli 25 anni. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore Barbara Loffredo, ha infatti disposto l’autopsia che sarà effettuata domani.

Prescilla, che da dal 2005 lavorava a Udine come operaia alla Gf verniciature di Manzano, lascia una sorella e i genitori con i quali era arrivata in Italia nel 2003. Il segretario dell’associazione della comunità ghanese in Friuli, Jerry Amaniampong ha voluto esprimere tutto il suo cordoglio: «Siamo tutti sconvolti da quanto accaduto, è una cosa incredibile. Prescilla era una ragazza piena di entusiasmo. Tutta la comunità si è stretta attorno alla sua famiglia. È una tragedia inspiegabile e per questo ancora più difficile da accettare». Per la comunità ghanese è il secondo lutto in poche settimane. «Per noi è un brutto periodo - dice Amaniampong -. A dicembre dello scorso anno siamo stati colpiti da un’altra morte inspiegabile. Paul Adolfo, un padre di famiglia di 56 anni con moglie e due bambini si è alzato come tutti i giorni per andare a lavorare in una fabbrica nel Pordenonese. Aveva il turno di pomeriggio, ha mangiato con i suoi familiari nell’appartamento dove viveva in viale Europa Unita e si è vestito, ma poi lo hanno trovato morto disteso sul suo letto. Una morta assurda. Per andare al lavoro si organizzava in auto con alcuni connazionali, ma quando i colleghi lo hanno chiamato lui era già morto. Eravamo ancora scossi da quel decesso e adesso se n’è andata anche Prescilla, è un duro colpo per tutti noi».

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