«Ho deciso io il rinvio del “casa per casa” Govetto non c’entra»

«Il consigliere Giovanni Govetto non ha preso alcuna decisione in merito al rinvio dell’avvio del casa per casa a Udine est, ho deciso tutto io in accordo con la Net». Il sindaco Pietro Fontanini difende il presidente della commissione consiliare Territorio e ambiente (ed esponente di Fi), il cui attivismo è diventato oggetto di un’interpellanza firmata non solo dall’opposizione, ma pure da tre consiglieri di maggioranza, ovvero Mirko Bortolin e Paolo Pizzocaro (del Misto-Udc) e Antonio Pittioni (Fdi).
E ieri una delegazione di Fdi composta dall’assessore all’Ambiente, Silvana Olivotto e dal capogruppo Luca Vidoni ha anche incontrato il sindaco, ufficialmente per «discutere di altre cose», ma in realtà anche e soprattutto per lamentarsi del comportamento di Govetto, accusato di eccessivo protagonismo. «L’operato di Govetto è prezioso e io apprezzo il suo contributo - mette le mani avanti Olivotto - ma a volte forse esagera con il voler apparire». Per Fontanini però non c’è stata alcuna volontà di scavalcare l’assessore da parte di Govetto il quale - dice - «è una persona attiva che si da molto da fare e che ha preso a cuore il tema della raccolta differenziata».
Per quanto riguarda la decisione di far slittare di un mese l’avvio del sistema di raccolta casa per casa nei quartieri di Laipacco, San Gottardo, Udine Est e Di Giusto, Fontanini, dopo aver chiarito che la decisione è stata presa dal sindaco in accordo con la Net, precisa anche che «il rinvio non comporterà alcun ritardo rispetto alla tempistica inizialmente prevista per quanto riguarda l’estensione del nuovo metodo di raccolta». Detto dell’ex terza circoscrizione, il cui avvio è stato rimandato a maggio le altre date non cambieranno: a giugno si parte a Chiavris, Paderno e Godia (ex 7) e a luglio sarà estesa nelle zone del centro dove ancora ci sono i cassonetti. «Il programma (a meno che non si rendano necessari altri rinvii a causa del coronavirus, ndr) sarà rispettato - assicura il sindaco - a patto che sia possibile, prima di partire, incontrare i cittadini come abbiamo sempre fatto perché riteniamo che il confronto fondamentale».
Nell’interpellanza sottoscritta anche da Bertossi e Marsico (Prima Udine), Venanzi (Pd), Patti (Siamo Udine) e Liano (M5s), si ipotizzava invece che lo slittamento fosse legato «ai ripetuti pasticci dei precedenti incontri organizzati da Comune e consiglio di quartiere piuttosto che dalle misure restrittive in atto». —
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