Hanno disobbedito a papà: così è nata La Vedova in jazz

Udine, il racconto: «Non voleva aprire al pubblico quella parte del locale, ma un musicista ci ha convinto». Il primo appuntamento è  con il maestro Enrico Pieranunzi e il suo pianoforte

UDINE. Hanno “disobbedito” al papà e hanno trasformato la sala al piano di sopra in uno spazio dall’atmosfera magica, dove i sapori friulani di uno storico ristorante si incontrano con un’inusuale compagna: la musica jazz. Oggi, Sandra e Cristina Zamarian, che gestiscono “Alla Vedova” insieme a mamma Ida, possono dire che la rassegna “La Vedova in jazz”, giunta alla sesta edizione, è una scommessa vinta. Cinque appuntamenti all’anno con musicisti italiani e stranieri, con band e solisti, davanti a tavolate di udinesi attenti e silenziosi. Protagonista, naturalmente, il jazz.

«Nostro padre (Giovanni, per tutti Gianni, Zamarian mancato nel 2011, ndr) non voleva che la parte superiore del locale fosse usata, diceva che c’era già abbastanza lavoro – racconta Sandra, la mente “amministrativa” della locanda –. Ma un giorno, mentre stavo mostrando al musicista Giovanni Mazzarino quello spazio, abbiamo ragionato sulla possibilità di organizzare proprio lì una serata speciale». Idee che frullavano da tempo, ma che andavano assemblate alla luce di tutti gli aspetti pratici e burocratici.

«Abbiamo fatto un sondaggio tra i clienti: la proposta piaceva. Così, dopo aver messo a punto i dettagli, grazie anche ai consigli di Stefano Amerio, titolare dello studio di registrazione Artesuono, e a Lorenzo Cerneaz, eccellenza friulana nel mondo dei pianoforti, con il parere favorevole di nostra madre, ci siamo buttate» aggiunge. Perché il jazz? «È il nostro genere preferito, quello che meglio si adatta alla sala – afferma Sandra-. La rassegna è nata davvero per caso, ma oggi papà sarebbe molto contento dei risultati. Era un grande appassionato di musica: quando si svegliava al mattino alzava il volume a palla, lo sentivano ovunque».

Nella sala, risalente alla fine degli anni Cinquanta e completamente rivestita in legno, sono circa cinquanta posti a sedere per la cena e il concerto. Alle spalle dei musicisti un dipinto (il soggetto è la laguna di Grado e Marano) e il caminetto rendono l’ambiente ancora più affascinante.

«Il menù, in queste occasioni, è fisso, anche per questioni organizzative – spiega ancora –. Si comincia alle 20 circa, per le 21.30 ha inizio il concerto. I musicisti non devono essere disturbati da alcun rumore». Molti clienti hanno fatto diventare le cene-concerto un appuntamento fisso. «Con il tempo in tanti si sono avvicinati a questi appuntamenti. Alcune coppie che non si perdono un evento – svela la titolare – e ovviamente ci fa molto piacere. Il pubblico apprezza molto e anche i musicisti si trovano bene con noi friulani: si crea un bel feeling».

Agli appuntamenti al chiuso il locale ha aggiunto anche una proposta ulteriore: la “puntata” musicale all’aperto. «Abbiamo fatto un tentativo l’anno scorso, il tempo è stato clemente e i presenti hanno gradito molto – conclude la titolare –. Lo riproporremo anche quest’anno, a giugno». Il protagonista di questa sera invece sarà il maestro Enrico Pieranunzi con il suo pianoforte che presenterà il suo album “Wine & Waltzes” (Camjazz 2018), registrato da Amerio presso la Cantina Bastianich di Cividale a giugno 2017 e mixato negli studi Artesuono di Cavalicco. I prossimi artisti a esibirsi per “La Vedova in Jazz”, con la direzione artistica di Ermanno Basso, saranno Gabriele Mirabassi ed Enrico Zanisi il 21 febbraio.

 

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