Ha l’azienda a Cordovado e la casa a Portogruaro: «Siamo preoccupati ma dobbiamo lavorare»

CORDOVADO. Nessun controllo tra Cordovado e Gruaro lunedì mattina. Si poteva raggiungere tranquillamente la frazione gruarese di Bagnara. Sulla strada, via Bagnara appunto, che fa da confine tra Veneto e Friuli, ieri mattina c’era una macchina grigia, una vecchia Rover, utilizzata da Andrea Vit.

Il contitolare, assieme al fratello e al padre, della Torniomeccanica Vit, azienda di Cordovado del settore metallico, abita da sempre a Portogruaro.

In teoria, lunedì mattina (ma già domenica pomeriggio), avrebbe dovuto presentarsi con il foglio dell’autocertificazione per raggiungere l’azienda di cui è titolare. «Stiamo vivendo giorni paradossali, ma quello dell’autocertificazione è certamente il male minore – spiega Vit –. Qui siamo preoccupati per il futuro della nostra economia oltre che, chiaramente, per l’emergenza sanitaria».

Un impiegato a ora di pranzo ha inforcato la bicicletta e si è recato a Gruaro per la pausa pranzo, per poi tornare nel pomeriggio. Vit ha un passato e un presente da sportivo. È stato centrale al Favria San Vito, società di pallavolo, e spesso torna nel Sanvitese per giocare a beach volley, ai tornei di over 50.

Da anni segue la Pallavolo Portogruaro, la figlia Alessia è stata una bandiera del Chions Fiume, la secondogenita Sara promette bene. «Il volley è fermo e – conclude – siamo preparati all’interruzione definitiva della stagione. Noi come Torniomeccanica Vit, invece, andiamo avanti. Ci tocca».

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