Guida un’auto con targa estera: super multa e sequestro

A Udine la prima vittima delle modifiche al codice della strada introdotte dal decreto sicurezza è una russa di 49 anni che nei giorni scorsi è stata sorpresa dagli agenti della polizia locale al volante di una Opel con targa russa. La donna ha preso una super multa di quasi 1.500 euro e si è vista anche sequestrare l’automobile
La nuova versione dell’articolo 93 vieta infatti, a chi risiede in Italia da oltre sessanta giorni (italiani compresi), di circolare con un veicolo immatricolato all’estero.
E in questo caso la donna, fermata nel corso di un normale controllo in piazzale Osoppo, è risultata essere residente in Italia dal 2015. Gli agenti le hanno contestato, per un totale di circa 1.500 euro, la violazione degli articoli 93, 132 e 135 del Cds, recentemente modificato.
I tre articoli prevedono rispettivamente che chi risiede da più di sessanta giorni in Italia non può guidare una macchina immatricolata all’estero, che entro un anno dall’ottenimento della residenza si debba procedere con la conversione della patente, e che, sempre entro un anno, la macchina debba essere immatricolata nel nostro Paese. Tutte indicazioni alle quali la straniera non aveva ottemperato.
Gli agenti della Polizia locale, essendo la macchina immatricolata all’estero, hanno posto la vettura in stato di fermo amministrativo e contattato la Guardia di finanza, la quale ha anche proceduto, essendovi stata una violazione del Testo unico delle leggi doganali, al sequestro del mezzo, che è stato depositato nella dogana di San Giorgio di Nogaro.
La sanzione, relativamente alla violazione del Tuld, ammonta al valore dall’auto maggiorato del 30%; se la somma non viene pagata si passa alla confisca definitiva del mezzo e il Comune può intraprendere una procedura che gli consente di rimanere in possesso del mezzo e di destinarlo alla Polizia locale, impiegandolo nell’attività di polizia stradale e di pubblica sicurezza.
«La Polizia locale - ha commentato l’assessore alla sicurezza Alessandro Ciani -, con la collaborazione con la Guardia di Finanza, ha avuto modo di applicare le importanti modifiche introdotte al Codice della strada dal Decreto sicurezza, fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Si tratta di novità che si inseriscono in maniera concreta, chiara ed efficace nel più ampio ambito della lotta all’evasione fiscale, che può verificarsi nel caso di utilizzo di automobili immatricolate all’estero, con forti vantaggi per quanto riguarda il bollo e l’assicurazione».
La “ratio” di questo provvedimento va ricercata nella volontà di contrastare il fenomeno dei cosiddetti “furbetti della targa”, ossia quegli automobilisti che noleggiano o acquistano auto con targhe dell’Unione Europea per non pagare tasse sui veicoli o le multe comminate da municipale e stradale.
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