Guardie giurate, ferie forzate a causa della burocrazia

«A causa di alcuni ritardi amministrativi, la Prefettura fa fatica a rinnovare i titoli (porto d’armi e decreto) delle guardie giurate. Ciò comporta che i lavoratori, pur consegnando le pratiche con i tre mesi di anticipo previsti per legge, non riescono ad avere i rinnovi in tempo e non possono operare. Sono costretti a smaltire ferie e permessi. E chi non ne ha più rischia di restare a casa senza retribuzione».
Il segretario provinciale della Uil Tucs di Udine, Andrea Sappa in una nota diffusa ieri ha manifestato «estrema preoccupazione» per la situazione e ha chiesto un incontro con il Prefetto «per capire la situazione, organizzare il lavoro e proporre alcune soluzioni nel rispetto delle normative». L’organizzazione sindacale resta in attesa di una convocazione.
«Siamo preoccupati perché il problema va avanti da qualche tempo – ha spiegato il segretario Sappa –. In un paio di istituti c’è il 10 per cento della forza lavoro che è in attesa del rinnovo e non può operare. Ciò crea disagi a chi resta perché deve coprire i servizi facendo tante ore con un relativo problema di sicurezza. Oltre ai danni individuali subiti dai lavoratori che non hanno ottenuto il rinnovo. Non potendo lavorare – conclude Sappa – sono costretti a consumare ferie o permessi, se ne hanno. Altrimenti a rimanere a casa senza retribuzione e contribuzione, con relativo danno pensionistico».
Dal palazzo del Governo, però, giungono rassicurazioni. Provvedimenti concreti sono già stati adottati, come per esempio il potenziamento dell’ufficio che si occupa delle pratiche in questione. A chiarire la situazione ieri è stato il capo di Gabinetto della Prefettura, Giovanni Maria Leo: «Purtroppo abbiamo avuto una serie di sfortunate coincidenze: il pensionamento di una persona che lavorava nell’ufficio preposto ai rinnovi, un part-time, l’estate, con i relativi periodi di ferie. Senza contare, poi, che si sono accavallate molte richieste e che la mole di autorizzazioni da rilasciare in questo settore è considerevole. Ecco perché ci sono stati ritardi su alcune pratiche. Ma ritengo che gli arretrati saranno smaltiti in breve tempo, nel giro di qualche settimana, perché l’ufficio è stato “rinforzato”. Nel frattempo – conclude il capo di Gabinetto della Prefettura –, come è emerso anche stamane (ieri, ndr) durante l’incontro con alcuni rappresentanti sindacali, abbiamo richiesto la collaborazione degli istituti nel segnalare eventuali pratiche prioritarie».
«Avevamo richiesto alla Prefettura un incontro all’inizio di questo mese – spiega Diego Marini della segreteria Cisl Fisascat (Federazione italiana sindacati addetti servizi commerciali, affini e del turismo che si occupa anche del settore della vigilanza privata – e proprio oggi (ieri, ndr) siamo stati ricevuti. Ci sono state spiegate le motivazioni dei ritardi ed è stata manifestata ampia disponibilità a dare la precedenza alle situazioni più urgenti. Le criticità c’erano state, in particolare, nel mese di agosto quando in molti avevano dovuto usufruire forzatamente di ferie e permessi». —
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