Gruppo Vda, passivo di 9 milioni

Pordenone. La multinazionale è stata ammessa al concordato: c'è un piano di rilancio
foto missinato - tribunale pn veduta
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PORDENONE. Il tribunale fallimentare ha ammesso al concordato preventivo in continuità la Vda multimedia spa. La multinazionale pordenonese, con sede legale in via Zanussi e numerose filiali all’estero, potrà proseguire la sua attività di impresa.

È stato predisposto un piano di riduzione dei costi che in quattro anni dovrebbe consentire la soddisfazione di tutti i creditori privilegiati e il pagamento in misura percentuale dei creditori chirografari. I passivi ammontano a circa 9 milioni di euro. Non sono previsti, al momento, tagli all’organico.

La multinazionale è presente in tre continenti e ha il suo quartier generale a Vallenoncello. Si tratta di un’azienda specializzata nell’alta tecnologia e nelle applicazioni per il mondo dell’ospitalità alberghiera.

I suoi tre maggiori azionisti sono l’amministratore unico Alberto Vuan, la Finanziaria regionale Friuli Venezia Giulia spa e la collegata Vda Elettronica spa.

La Vda, assistita dall’avvocato Roberto Casucci, aveva presentato il ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo in aprile, motivata dallo stato di crisi.

Sono lontani i tempi in cui il gruppo festeggiava una commessa da 20 milioni di euro. Nel giugno del 2011 la multinazionale era riuscita a strappare un accordo globale con una nuova catena alberghiera asiatica, per 20 milioni di euro in cinque anni.

Un risultato importante, ottenuto grazie agli investimenti in internazionalizzazione e innovazione realizzati fra il 2009 e il 2011.

Grazie al ricorso al concordato, tuttavia, il Gruppo Vda conta di riuscire a risalire la china. Il giudice delegato Francesco Pedoja ha fissato l’adunanza dei creditori al 26 ottobre.

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