Graphistudio reagisce alla crisi Investimenti per un milione

Già leader nella fotografia digitale, il gruppo rientra nel settore della grafica offset Tullio Tramontina: «Cestinata la pianificazione industriale dei prossimi 10 anni»

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La Graphistudio non si piega alla crisi mondiale, anzi aumenta gli investimenti e rilancia. Il gruppo di Arba leader nella fotografia digitale ha infatti annunciato una rivoluzione interna e l’ingresso a pieno titolo nel settore della grafica offset. Ampliando la gamma dei prodotti dal tradizionale album libro alla stampa editoriale e di marketing, l’azienda punta alla conquista di mercati ancora vergini in Italia e all’estero.

Per realizzare il progetto, i titolari Tullio Tramontina, Enzo Piazza e Maurizio Corazza hanno deciso di acquistare macchinari all’avanguardia. Tra le new entry si contano pure plotter e stampanti tridimensionali per la lavorazione di materiali plastici. L’investimento complessivo supera il milione di euro e si svilupperà nel corso delle prossime settimane, dopo che lo stabilimento arbese è già stato rivoltato da cima a fondo negli spazi e negli allestimenti.

«Rientriamo nel settore grafico da cui siamo partiti e che avevamo accantonato per concentrarci sull’album nelle sue varie forme – ha riferito l’amministratore delegato Tullio Tramontina –. Nel 1998 siamo stati tra i primissimi a scegliere l’impiantistica Indigo: oggi questa tipologia di strutture ci consentirà di ampliare la varietà della carta utilizzabile. Potremo così estendere la classica gamma dei prodotti e migliorarne le caratteristiche senza rinunciare alla qualità nei dettagli che nel tempo ha reso celebre il nostro logo. Diciamo che si aprono prospettive inesplorate – ha evidenziato – che ci fanno ben sperare dopo un periodo pesantissimo per tutti».

L’idea di una svolta complessiva è giunta «pensando alle esigenze dei clienti e ai repentini cambiamenti dei mercati a causa della crisi da Covid e non soltanto. I miei soci e io – ha aggiunto Tramontina – ci siamo consultati e, dopo un primo momento di incertezza, abbiamo capito che non potevamo pensare soltanto all’emergenza e alla difesa – ha continuato l’amministratore delegato –. Siamo friulani, il lavoro non ci spaventa e ci siamo tuffati nel contrattacco. Abbiamo quindi cestinato la pianificazione industriale dei prossimi 10 anni e analizzato la massa di input che ogni giorno ci arriva dai fotografi dei cinque continenti. Ogni area geografica vanta una situazione a sé stante, con problematiche che richiedono velocità di adeguamento e di risposta. La diversificazione della tipologia di stampa ci ha già permesso di notare un certo ottimismo tra la clientela tradizionale. Nel settore grafico, dopo uno sconforto generalizzato, è finalmente prevalso lo spirito di sopravvivenza».

Entro il prossimo week-end in azienda sono attesi altri macchinari, poi terminerà il periodo di test e prove e Graphistudio sarà pronta al battesimo del fuoco sui mercati internazionali. —



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