Grande guerra, il bunker diventerà un’aula
Accordo Regione-Comune per valorizzare ruolo e postazioni della città. Investimenti per 169 mila euro

SAN VITO. Il bunker di parco Rota, rifugio antiaereo della prima guerra mondiale, sarà recuperato per farne un’aula didattica. L’annessa serra ospiterà una mostra e il parco sarà valorizzato. E palazzo Rota, all’epoca sede del comando austroungarico, vedrà sorgere due postazioni multimediali sulla Grande guerra e il restauro del primo piano.
San Vito sarà protagonista di un programma che prevede una serie di interventi nell’ambito della legge regionale per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale della prima guerra mondiale, a cent’anni da quegli eventi. Lo ha deciso, su proposta dell’assessore alla cultura, Gianni Torrenti, la giunta regionale, che ha deliberato l’approvazione dello schema di accordo di collaborazione con il Comune di San Vito per la realizzazione del progetto “1915-1918, San Vito e la Grande guerra”.
La Regione finanzia il progetto con 100 mila euro tra quest’anno e il prossimo, che vanno a sommarsi ai 69 mila del Comune. L’obiettivo è far conoscere a un vasto pubblico quello che fu un momento nodale della storia del territorio regionale, partendo dagli edifici e dai contesti dove si sono svolti i fatti della Grande guerra, attraverso un percorso interattivo.
Dopo la disfatta di Caporetto, San Vito si trovò a convivere con l’esercito occupante austroungarico, pagando un caro prezzo in termini di violenze sulla popolazione, comprese le razzie alimentari che generarono un periodo di carestia. Palazzo Rota, oggi sede municipale, ospitò il comando di stato maggiore del fronte sud-occidentale. Al palazzo saranno collocate due postazioni multimediali permanenti, con schede illustrative e postazioni video, che accompagneranno il visitatore attraverso immagini d’epoca: ragazze alle fontane, soldati e contadini nel lavoro della fienagione e servizi fotografici sulla visita, nel novembre 1917 e nell’agosto del 1918, dell’imperatore Carlo d’Austria e dell’arciduca Francesco Salvatore.
Sarà ripristinato il salone del primo piano nobile, sede di rappresentanza del comando, restituendo l’aspetto originario, offeso dalle vicende del conflitto. Il bunker nel parco, dove si trova la lapide che ricorda le vicende belliche, sarà trasformato in aula didattica: accoglierà i visitatori per la proiezione di schede illustrative sulla Grande guerra.
La serra del parco, che all’epoca venne adibita a luogo di incontro degli ufficiali, ospiterà una mostra dedicata alle riflessioni su guerra e pace, con tanto di impianto audio e video. Nel parco saranno installate panchine, nuove piante e percorsi per l’accessibilità di persone con disabilità. “San Vito e la Grande guerra” prevede anche iniziative di comunicazione e pubblicizzazione, alle quali si aggiungeranno una serie di eventi e iniziative promozionali, che vedranno coinvolte le realtà locali e regionali che si occupano del tema e del turismo culturale, nonché scuole, università della terza età, associazioni d’arma, musei storici e tematici del Fvg e delle province di Venezia, Treviso e Belluno.
(a.s.)
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