Grande folla per il saluto allo scrittore scomparso

Migliaia di udinesi hanno tributato oggi l'ultimo saluto allo scrittore Carlo Sgorlon, morto il giorno di Natale, a 79 anni, dopo una breve malattia.


Il rito funebre - cui, tra gli altri, hanno assistito il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, e il sindaco di Udine, Furio Honsell - è stato concelebrato da nove parroci e presieduto da don Claudio Como, della chiesa di San Quirino Martire, parrocchia frequentata dal pluripremiato scrittore friulano.


Nell'omelia, don Como ha brevemente ricordato lo scrittore e l'uomo Sgorlon, «coerente nella sua lode al Friuli e alla sacralità della vita fino all'ultimo».


Dopo il rito sono intervenuti anche monsignor Giulio Gherbezza, che ha portato i saluti dell'arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, la flautista Luisa Sello e il regista Marcello De Stefano.


«Ha avuto il coraggio di essere coerente in un mondo dove la trasgressione ai valori la fa da padrone - ha detto De Stefano - per questo si è salvato».


Il sindaco di Udine ha invece assunto l'impegno a fare in modo «che il pensiero di Sgorlon possa rimanere sempre vivo».


Lo scrittore friulano - il cui ultimo libro
Il Circolo Swedenborg
uscirà postumo il 16 febbraio 2010 - riposerà nel cimitero di Raspano di Cassacco, paesino della collina morenica che da anni Sgorlon aveva assunto a suo “buen retiro”.

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