Gradisca, parte la volata per il dopo-Tommasini

Elezioni: il centrosinistra si “allarga”: ci saranno anche le primarie di coalizione Il centrodestra è in stand-by, la sorpresa potrebbe arrivare dai “grillini”
Bumbaca Gorizia 02.06.2009 Gradisca, Walter Cocco- Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 02.06.2009 Gradisca, Walter Cocco- Foto di Pierluigi Bumbaca

GRADISCA. Sarà un centrosinistra “allargato” e apparentemente forte quello che sosterrà il candidato alla successione di Franco Tommasini nella primavera del 2014. Se il Pd ha cominciato a scoprire le sue carte, annunciando le sue primarie interne con le candidature di Sergio Bianchin, Paolo Bressan e Linda Tomasinsig, da quella parte dello scacchiere politico la lunga rincorsa a palazzo Torriani potrebbe arricchirsi anche di nuovi protagonisti. Al nome proposto dai democratici che uscirà vincitore dalle urne il 12 gennaio – data fissata per le primarie del Pd – dovrebbero infatti aggiungersene altri per una seconda tornata di primarie, quelle di coalizione. Scenario, quello del secondo turno, che a questo punto pare già una certezza.

Il Pd della Fortezza potrebbe infatti contare su nuovi alleati. Fra questi ultimi, ad esempio, ci sarebbe Gradisca civica – non necessariamente con questo nome – vale a dire il polo di liste civiche partito a suo tempo dall'esperienza “illyana” dei Cittadini. Una forza politica radicata nella cittadina isontina, dal momento che è stata per due mandati il principale motore della minoranza (nel 2004 sfiorò anzi un clamoroso successo) e che nel prossimo futuro potrebbe riallacciare il dialogo con gli avversari di oggi. Lo conferma Claudio Verdimonti, anima della lista e capogruppo consiliare: «La nostra esperienza civica andrà avanti – annuncia Verdimonti, che a livello nazionale è peraltro un sostenitore di Matteo Renzi – e non ho problemi a confermare che alcuni contatti già vi sono stati fra noi e il locale Partito Democratico. La nostra collocazione naturale è ed è sempre stata quella del centrosinistra e l'affermazione di Renzi alla segreteria del Pd credo possa ulteriormente favorire il dialogo. Se ci presenteremo con un nostro candidato alle primarie di coalizione? Si, credo di sì». Più chiari di così, si muore.

Proseguirà, ma sotto un’altra forma, anche la gamba “civica” della maggioranza che sostiene attualmente il Tommasini-bis. Ovvero la lista Rinnovare Gradisca. «Rinnovare cesserà la sua esistenza con il secondo mandato di Franco Tommasini – spiega il capogruppo Francesco Sciapeconi -. Un epilogo naturale, dal momento che la nostra lista era particolarmente vicina al sindaco uscente e si accinge, dunque, ad ultimare un percorso durato dieci anni. Crediamo però ci siano i presupposti per dare vita ad un nuovo movimento civico per Gradisca – fa sapere Sciapeconi - aperto ad esponenti della società civile che già hanno dato la loro disponibilità ad impegnarsi per la città. In che collocazione? Sempre in quella di un centrosinistra che auspichiamo moderato. Un nostro candidato sindaco alle primarie di coalizione? È possibile. Ma prima – scandisce Sciapeconi - aspettiamo di vedere chi sarà il candidato espresso dalle consultazioni interne al Pd, e soprattutto di conoscere i suoi programmi». Altre due candidature a sindaco nell’alveo del centrosinistra potrebbero venire da due partiti tradizionali: l’Italia dei valori, anch’essa attualmente in maggioranza, e Rifondazione comunista, non rappresentata in consiglio nell’ultimo quinquennio. O farà nuovamente corsa in solitaria? Tutto tace, invece, almeno per ora nel centrodestra, che all'ombra della Fortezza rischia di partire in ritardo anche in virtù degli scossoni a livello nazionale. L’ex candidato sindaco Valter Cocco è persona smarcata dai partiti e potrebbe anche condurre altrove la sua esperienza civica. L’attuale referente locale dell’ormai ex Pdl, Elisa Sottosanti, pare più vicina al Nuovo centrodestra che a Forza Italia. Quest’ultima è di fatto attualmente inesistente in città. La Lega Nord dal canto suo potrebbe fare corsa a sé. Insomma, tanti – troppi - tasselli devono ancora andare a posto a centrodestra, mentre nell’altro schieramento già abbondano le alternative.

E i “grillini?” Nella Fortezza il Movimento 5 Stelle alle politiche aveva centrato un risultato in linea con l’exploit nel resto del Paese, sfondando la barriera dei 1.000 voti e attestandosi attorno al 25 per cento. La Fortezza potrebbe anche avere il primo candidato sindaco “pentastellato” della sua storia.

Luigi Murciano

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