Gradisca, imprenditori aspettano da sei mesi l’allacciamento del gas

I titolari de “Le delizie gastronomiche” si dicono esasperati: «Sparita nel nulla la nostra domanda già pagata»
20050629 - ROMA - ECO - TARIFFE: +3,7% BOLLETTE GAS LUGLIO, FERMA ELETTRICITA' - Un utente esamina una bolletta di fronte al contatore del gas in una foto scattata il 2 marzo 2005. L' Autorità per l'energia rende noto che, in conseguenza del caro petrolio, le bollette del gas dal primo luglio saranno più care del 3,7 %. Per ogni famiglia si verificherà un incremento della spesa pari a circa 31 euro l'anno. L'elettricità non subirà aumenti, grazie al decreto ministeriale messo a punto dai ministri dell'Economia e delle Attività Produttive. FOLCO LANCIA - ANSA - RED
20050629 - ROMA - ECO - TARIFFE: +3,7% BOLLETTE GAS LUGLIO, FERMA ELETTRICITA' - Un utente esamina una bolletta di fronte al contatore del gas in una foto scattata il 2 marzo 2005. L' Autorità per l'energia rende noto che, in conseguenza del caro petrolio, le bollette del gas dal primo luglio saranno più care del 3,7 %. Per ogni famiglia si verificherà un incremento della spesa pari a circa 31 euro l'anno. L'elettricità non subirà aumenti, grazie al decreto ministeriale messo a punto dai ministri dell'Economia e delle Attività Produttive. FOLCO LANCIA - ANSA - RED

GRADISCA Hanno investito soldi, tempo ed energie per aprire un'attività nel centro storico di Gradisca d'Isonzo. Ma non possono ancora iniziare a lavorare.

La ragione? Una pratica per l'allacciamento alla rete gas che, come Godot, proprio non ne vuole sapere di arrivare a compimento.

Da ben sei mesi. È la curiosa e poco edificante vicenda capitata a Kozeta Dervishi e Sassi Ferjani, due cittadini stranieri ma residenti in Italia ormai da anni.

Lei, Kozeta, albanese, vive nel nostro Paese da 18 anni e ha deciso di investire a Gradisca: più precisamente in una gastronomia-tavola calda in via Dante Alighieri: “Le delizie gastronomiche”, un locale per un pasto caldo veloce - cucina rigorosamente italiana- o per asporto, un aperitivo o un happy hour.

Per farlo si avvale della collaborazione di Sassi, chef tunisino in Italia già dagli anni '90 con esperienze professionali importanti, a Lipari nelle Eolie e in un locale di piazza della Repubblica a Firenze. Sassi ha lasciato proprio quest'ultima occupazione per tentare l'avventura a Gradisca.

L'entusiasmo dei due era (e sarebbe ancora) tangibile, ma si è scontrato con un curioso caso di burocrazia all'italiana. «Saremmo pronti ad aprire le serrande anche domani mattina, ma da ormai sei mesi aspettiamo che sia completata la procedura per l'allacciamento alla rete gas. È incredibile».

Tutto inizia nel maggio di quest'anno, quando dopo essersi rivolti allo sportello QuiEnel di Gradisca, hanno versato 1195 euro ad Enel Energia/Acegas Aps per la fornitura del gas.

«Da quel momento, stando al contratto, l'allacciamento avrebbe dovuto essere ultimato entro 10 giorni. Sono invece passati i primi 4 mesi. Dopodiché sono spariti».

Infatti, stando al racconto dei due, la tappa iniziale allo sportello di Gradisca è solo l'inizio. Perché dapprima per qualche motivo la pratica è andata perduta e si è dovuta rifarla daccapo.

Quindi, nonostante i numerosi solleciti, l'iter non è mai stato ultimato con la fornitura del contatore. Inizia un lungo balletto di fax e il peregrinare di persona fra gli uffici di Trieste, Udine e Gorizia ma la domanda sembra persa in una giungla.

«In un caso, a Trieste, ci hanno detto candidamente che l'avevano cestinata perché non era di loro competenza. Avrebbero potuto rispedircela indietro, o dirottarla all'ufficio giusto. E invece niente. Abbiamo tutti i permessi e le certificazioni, l'allacciamento alla lunga è arrivato ma del contatore neanche l'ombra. Chi doveva fornirci un servizio di assistenza si è rivelato inadeguato, ci sentiamo lasciati soli come cittadini».

Kozeta e Sassi sono sicuramente arrabbiati, ma pacati nel loro modo di protestare. Però nelle loro parole c'è tanta amarezza.

«Io - si sfoga Koseta – ho un marito invalido e una figlia in dolce attesa da mantenere con 300 euro al mese. Ma se non mi fanno lavorare da sei mesi come faccio a tirare avanti? Intanto però le bollette per l'attività che non ho ancora aperto già iniziano ad arrivare. Assurdo».

Sassi ha 4 figli a cui provvedere in Tunisia e ha rinunciato al posto sicuro a Firenze, dove se lo riprenderebbero di corsa, per un lavoro a Gradisca che la burocrazia non gli permette di svolgere. Ma riesce a non prendersela con il nostro Paese.

«No, l'Italia in tanti anni mi ha dato tantissimo – dice -. Mi ha permesso di costruirmi una vita onestamente e non sarà questo episodio a farmi cambiare idea. Però spiace perché il sistema a volte scoraggi la gente perbene che ha voglia di fare».

Kozeta in queste ore ha interessato della vicenda anche il sindaco Tomasinsig. Si dice disposta anche ad incatenarsi davanti al municipio assieme al marito e alla figlia pur di far valere le proprie ragioni. Siamo certi che non sarà necessario arrivare a tanto.

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