Gottardo, assoluzione bis
Lo aveva dichiarato nel 2012 il tribunale collegiale di Udine, lo ha confermato ora la Corte d’appello di Trieste: il commercialista Claudio Gottardo, 64 anni, originario di Treviso e residente a Udine, nominato amministratore delegato di Udine e Gorizia Fiere nel 2008, non favorì il proprio collega di studio, nè la società di cui egli stesso era socio. Non si macchiò in alcun modo, insomma, del reato di abuso d’ufficio, per il quale era finito sotto inchiesta e poi a processo.
È la conclusione alla quale sono giunti i giudici del secondo grado - presidente Francesca Morelli -, che, nel respingere la richiesta della Procura generale di riforma della sentenza di primo grado e di conseguente condanna dell’imputato a un anno di reclusione (il pm di Udine, due anni fa, aveva chiesto una pena di sei mesi), si sono espressi per la sua assoluzione con la formula “perchè il fatto non sussiste”. In entrambi i gradi di giudizio, Gottardo è stato difeso dall’avvocato Luca Ponti.
Era stata la Procura di Udine a impugnare il verdetto assolutorio. Al centro della vicenda, le consulenze contabili che Gottardo aveva personalmente conferito tra il 2009 e il 2010. Per l’accusa, il professionista aveva operato, al fine di favorire il proprio collega di studio e la Italgest srl, sua al 40 per cento e proprietaria dell’immobile di via Marco Volpe, dove i due commercialisti avevano la propria sede. Un’operazione che, peraltro, avrebbe nuociuto al consulente fiscale-tributario di cui Udine e Gorizia Fiere si era avvalsa dal 1999 e che, all’insediamento di Gottardo, aveva visto il contratto rescisso in via unilaterale. (l.d.f.)
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