Gorizia 1916, la storia diventa un gioco da tavolo - Video

Una società piacentina ha messo in una “scatola” la sesta battaglia dell’Isonzo. L’iniziativa nel centenario della redenzione, sabato la presentazione alla Leg

GORIZIA. Spostare su un tabellone i mezzi del Regno d’Italia, verso l’Isonzo, “costringendo” le pedine-militari austroungariche ad arretrare.

La Presa di Gorizia, a cent’anni dalla prima redenzione italiana del capoluogo isontino, diventa un gioco da tavolo. Perché la storia si fa, si legge e si gioca.

Ed è proprio così che la intendono quelli di Europa Simulazioni (casa editrice piacentina di giochi per adulti dedicati a fatti storici importanti), specializzati nel far “rivivere” le battaglie o le missioni che hanno contribuito a determinare nuovi assetti politici e territoriali tra le nazioni.

Sabato, alle 17, la Leg presenta nella sua sede di corso Verdi, 67, il gioco “Gorizia 1916. La Sesta Battaglia dell’Isonzo”, ideato da Andrea Brusati, disegnato da Daniele Marcolini e sviluppato da Nicola Contardi di Europa Simulazioni.

Il gioco ripropone le tappe che hanno portato alla conquista della città da parte italiana: le prime drammatiche esperienze sul Carso, la Strafexpedition, cioè l’offensiva austroungarica nella primavera del 1916, o la conquista del Monte Sabotino e del Monte San Michele da parte italiana.

Gorizia 1916, la sesta battaglia dell'Isonzo diventa un gioco da tavolo

Dopo la presa della città isontina, l’Alto Comando Italiano aveva limitato i suoi piani e obiettivi all’Isonzo, e al più a Gorizia, lasciando quindi agli Austroungarici il tempo per riprendersi dalla sconfitta e di portare rinforzi e muovere le riserve, fermando l’avanzata Italiana sulle alture oltre Gorizia.

Ma cosa sarebbe successo se si fosse ottenuto uno sfondamento fino a Lubiana o Trieste? O se l’offensiva si fosse risolta nell’ennesimo inutile bagno di sangue, con conseguenze politiche interne imprevedibili?

Il gioco di simulazione “Gorizia 1916”, evoluzione del suo predecessore “Strafexpedition”, propone gli eventi bellici di questa epica, ma ai più ancora poco conosciuta battaglia.

I giocatori sono posti di fronte a situazioni, e soprattutto scelte, proprio quelle che gli opposti Alti Comandi dovettero affrontare nella realtà, sia a livello operativo che strategico.

La simulazione è frutto di una lunga ricerca storica: gli ordini di battaglia e la mappa sono tratti da archivi storici e fonti sia Italiane che Austroungariche.

Il contenuto della confezione ricalca a grandi linee quello del fortunato predecessore, vendutissimo in particolare all’estero dalla casa emiliana: all’interno della scatola si trovano due mappe dei campi di battaglia, oltre a 840 “die-cut counters”, pedine da “smontare”, che riproducono soldati, armi e mezzi degli schieramenti in campo durante la Presa di Gorizia.

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