Giro d’Italia sul Lussari, spalaneve quasi in vetta al lavoro per pulire le strade

Le nevicate degli ultimi giorni non hanno rallentato i lavori portati avanti dalla Protezione civile regionale e supervisionati dall’assessore regionale Riccardo Riccardi e dal direttore Amedeo Aristei
Antonio Simeoli

Gli spazzaneve sono arrivati all’ultimo chilometro. No, non c’è (ancora) una corsa ciclistica, è semplicemente il cronoprogramma, rispettato, dei lavori di ripristino della strada che dalla Val Saisera porta al monte Lussari e che il 27 maggio sarà teatro della penultima tappa del Giro d’Italia.

Le nevicate degli ultimi giorni non hanno rallentato i lavori portati avanti dalla Protezione civile regionale e supervisionati dall’assessore regionale Riccardo Riccardi e dal direttore Amedeo Aristei.

«Ormai ci siamo – spiega Alessandro Spaliviero, responsabile per Promoturismo Fvg del polo sciistico di Tarvisio – sette chilometri su otto sono stati ripuliti, ora resta la parte più difficile perché negli ultimi giorni al Santuario è caduto oltre un metro di neve». E la strada della corsa coincide con la pista da sci per cui, per tutto l’inverno, il manto nevoso è stato battuto dai gatti delle nevi rendendo ora più difficili le operazioni di sgombro. «Entro la prossima settimana – prosegue Spaliviero – sarà tutto a posto. La strada, ovviamente, resta chiusa per consentire anche le operazioni di disgaggio dei massi a lato della strada». L’obiettivo è consentire, dalla prossima settimana, gli ultimi sopralluoghi di rito da parte dell’organizzazione del Giro e di tutti i protagonisti dell’evento sportivo, dalle squadre dei corridori, ad esempio, alle motostaffette della Polizia Stradale che dovranno provare gli ultimi 8 km di salita del Giro 2023.

Intanto il Comitato tappa guidato da Paolo Urbani e Andrea Cainero prosegue nei preparativi. Giovedì in Prefettura è in programma un primo vertice per definire le modalità di accesso al Santuario nel giorno della tappa. Ricordiamo: la strada della corsa il 27 maggio sarà chiusa, ovviamente, non solo ai mezzi a motore, ma anche alle biciclette. Gli spettatori, attesi a migliaia (50 mila?) potranno quindi salire a piedi sulla strada della corsa, ma arrivare in quota attraverso il Sentiero del Pellegrino o utilizzando la telecabina che destinerà loro 3 mila biglietti. Prenotazioni? Ci sarà un “click day” a metà maggio sul sito di Promoturismo Fvg. Una corsa nella corsa insomma.

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