Gira la ruota nel mulino di Dardago La comunità ringrazia i volontari

BUDOIA. Alla seconda “Festa dell’Artugna”, organizzata dal comitato Chei del Ruial, inaugurata la nuova “Rodha del Mulin de Bronte”, opificio per la filatura nel diciasettesimo secolo, alimentato...

BUDOIA. Alla seconda “Festa dell’Artugna”, organizzata dal comitato Chei del Ruial, inaugurata la nuova “Rodha del Mulin de Bronte”, opificio per la filatura nel diciasettesimo secolo, alimentato dalla canaletta del Ruial. La grande ruota idraulica, ultima realizzazione del sodalizio coordinato da Valentino Zambon, è stata molto ammirata. Numerosi gli amministratori presenti all’appuntamento: con la giunta De Marchi i sindaci di Polcenigo, Fontanafredda, Roveredo in Piano, l’assessore provinciale Elisa Coassin e il consigliere Marco Salvador. Oltre a loro il parroco don Maurizio Busetti, Mauro Trevisan di Hydro Gea, il consigliere regionale Renzo Liva e il comandante americano di Aviano, generale Barre Seguin.

Sono state scoperte due targhe. Sotto la grande ruota una doppia dedica evidenzia il contributo al progetto dell’Officina Zambon di Dardago e, alla costruzione, della ditta By Style di Cordenons. Vicino al mulino, una seconda targa ricorda che il tubo in ghisa del 1926, sospeso sul torrente Artugna, è stato «restaurato nel 2014 con il contributo della Hydro Gea di Pordenone». La grande ruota è stata fatta girare sollevando il chiusino che alimenta la piccola cascata. Prima del rinfresco, offerto dai ristoratori dardaghesi, il sindaco Roberto De Marchi ha ringraziato tutti i volontari per la loro preziosa opera, proponendo quale sede del comitato Chei del Ruial il teatro di Dardago, da condividere con l’Ecomuseo Lis Aganis. Valentino Zambon ha consegnato venti attestati agli “Amici del Ruial”, fra i quali i costruttori della ruota, Giorgio Borsoi della Edil Impianti di Porcia, i ristoratori di Dardago e il gruppo di lavoro statunitense. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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