Giorno della memoria, dopo il caso skin gli antifascisti ripartono da Azzano Decimo

Il 26 e 27 gennaio la contromanifestazione a un anno di distanza dal concerto black metal al Langbard 

l’iniziativa

martina milia

L’antifascismo riparte da Azzano Decimo il prossimo fine settimana. Riparte con una due giorni di eventi culturali per la Giornata della Memoria, «ma con lo sguardo all’attualità». Il luogo non è casuale: «Abbiamo deciso di dare un segno dopo il concerto degli skin organizzato al Langbard lo scorso anno (ndr con una band black metal conosciuta per i testi che inneggiano all’Olocausto). Non abbiamo notizie di un nuovo evento come quello, ma ci è sembrato giusto scegliere questo comune per una azione che unisce tante realtà sociali» hanno spiegato Paolo Michelutti e Gianluigi Pegolo di Democrazia costituzionale, con il presidente dell’Anpi Loris Parpinel.

Alla due giorni, che ha il patrocinio del Comune di Azzano , hanno aderito Aned, Cgil – «sono stati invitati tutti i sindacati» –, Coop alleanza 3.0, Istituto per la storia del movimento di liberazione e dell’età contemporanea, Beati costruttori di pace, circoli Arci di Cordenons, Montereale Valcellina, San Vito al Tagliamento, Ortoteatro e Cinemazero.

«L’unità che abbiamo trovato con questa manifestazione è il segno più importante» ha sottolineato Michelutti illustrando il programma: sabato alle 11, nella sala consigliare di Azzano, sarà inaugurata la mostra “1938-1945 La persecuzione degli ebrei in Italia”; domenica, dalle 15.30 alle 17.30, al teatro Mascherini, lo spettacolo “Memorie ad alta voce”. Dopo gli interventi del presidente Aned, Eliseo Moro, di don Albino Bizzotto dei Beatri costruttori di pace e di Silvia Manderino, vicepresidente di Democrazia costituzionale, si esibiranno il musicista Juri Dal Dan, l’attrice Federica Guerra e Rocco Barbaro con la “rilettura” del manifesto della razza. Infine il disegnatore Andrea Venerus realizzerà una illustrazione a tema. Alle 20.45, a Cinemazero, la presentazione del documentario “1938-Diversi” di Giorgio Treves.

«Un appuntamento come la Giornata della memoria – ha commentato Pegolo – diventa l’incontro di uno schieramento molto ampio di soggetti sociali, proprio per evitare polemiche politiche. È chiaro che l’iniziativa arriva in un momento particolare, pensiamo solo al decreto sicurezza, per cui ci sarà l’occasione per fare un focus sulle politiche di stampo razzista che vengono portate avanti. C’è anche lo sforzo di rileggere il fenomeno fascista. Si dice sempre che le leggi razziali furono il prezzo da pagare all’alleato nazista, ma non è così. La politica razzista iniziò con la guerra in Abissinia.

L’evento, per Parpinel, ha il valore di divulgare anche i valori della Resistenza, «che sono i valori fondanti della Costituzione», tra i giovani. «C'è stata una colpevole mancanza nei decenni scorsi, da parte del mondo antifascista, nel non trasmettere la storia e la memoria della Resistenza. Ora cerchiamo di andare nelle scuole e abbiamo realizzato un dvd che presenteremo anche a Roma. I giovani sono interessati a conoscere la storia, quando andiamo nelle classi ci riservano un’attenzione che i professori ci invidiano». —





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