Gioca al tiro al bersaglio, ferisce il vicino

Zoppola, un commesso si “allenava” nella pausa pranzo, ma ogni tanto sbagliava la mira e centrava un residente
Di Enri Lisetto

ZOPPOLA. Il suo hobby, nella pausa pranzo, era il tiro al bersaglio con un fucile ad aria compressa. Peccato, però, che i bersagli fossero una casa e un uomo. Quest’ultimo, peraltro, inizialmente aveva sì notato dei foruncoli sulle grondaie e uno anche su una delle sue due gambe, ma in prima battuta aveva pensato che fosse stata l’opera di un insetto sconosciuto. A far emergere la verità sono stati i carabinieri della stazione di Fiume Veneto, che hanno denunciato a piede libero l’aspirante tiratore scelto.

La singolare vicenda aveva preso le mosse la settimana scorsa. In una villetta di Cusano di Zoppola erano apparse alcune atipiche “rientranze” nella grondaia e piccoli fori sull’intonaco, per un danno stimato in circa 500 euro. Eppure in quei giorni non c’era stato maltempo, non c’era stata alcuna grandinata.

Nel contempo, invece, il proprietario dell’abitazione, 44 anni, recatosi nel pomeriggio in giardino, aveva avvertito un forte dolore alla coscia, rendendosi conto solo in un secondo momento che non si era trattato della puntura di uno sconosciuto insetto, bensì di un pallino di piombo calibro 4,5 sparato da un’arma lunga, che gli aveva provocato una lieve ecchimosi, giudicata guaribile in un giorno. A quel punto si era rivolto ai carabinieri.

Se anche fosse stato uno scherzo, avrà pensato, era comunque di cattivo gusto quanto pericoloso.

I carabinieri della stazione di Fiume Veneto, al comando del maresciallo Andrea Quintavalle, hanno avviato un’indagine. Facendo venire alla luce una singolare realtà, degna di un film. Protagonista, un cinquantaduenne di Fontanafredda, di professione commesso, che, durante una pausa lavoro, “si era divertito” ad appendere a un filo degli improvvisati bersagli, esercitandosi a colpirli con una sofisticata carabina ad aria compressa.

Sebbene involontariamente, qualche colpo l’aveva sbagliato, andando a centrare la limitrofa abitazione e il suo proprietario. L’arma, infatti, pur essendo di libera vendita, è in grado di arrecare danni se non utilizzata con le dovute precauzioni.

La carabina ad aria compressa e il relativo munizionamento sono stati posti sotto sequestro dai carabinieri mentre una dettagliata informativa è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Pordenone per le ipotesi di reato di danneggiamento e lesioni.

I militari dell’Arma avevano compiuto diversi sopralluoghi nelle vicinanze della villetta presa di mira con i bersagli, anche per rilevare la traiettoria dei pallini, uno dei quali rinvenuti nel giardino dell’abitazione della vittima.

Tracciata la linea di tiro, sono risaliti alla postazione da dove partivano i colpi, e quindi dalla piazzola vicino all’area di lavoro del commesso ora denunciato.

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