Gerolin: “Chi vuole andare in un top club deve prima fare risultati a Udine”

UDINE. A volte ritornano. Manuel Gerolin lasciò l’Udinese dieci anni fa: faceva il capo degli osservatori, ma ambiva a un ruolo più importante e andò a fare il direttore sportivo al Siena.
Oggi rientra in bianconero dalla porta principale e l’obiettivo è ambizioso. «Questa è una società che vuole vincere, è arrivata quarta, terza, ha giocato in Champions.
A Udine ci sono strutture che altre società non hanno, i giocatori hanno tutto a disposizione: se non vieni fuori qui, vuol dire che il giocatore ha sbagliato qualcosa».
Gerolin, classe ’61, ha firmato un contratto annuale. «Non so quanto sia difficile fare il direttore sportivo all’Udinese, qui c’è una proprietà molto presente — spiega Gerolin —, e una struttura collaudata. Credo di avere la presunzione di capire quello che vuole la famiglia Pozzo.
Sono cresciuto con loro, non ero niente e se oggi sono qui è per la crescita che ho fatto sotto la loro guida . penso abbiamo la stessa mentalità: loro non si fermano mai».
Non scende nei particolari sul mercato. Di sicuro c’è che l’Udinese devrà scremare la rosa dei portieri e scegliere il titolare e soprattutto consegnare a Delneri un centravanti da quindidi gol a stagione.
«Sono due situazioni diverse — spiega Gerolin —, comunque è evidente che rinunciando a Zapata qualcosa davanti dovremo fare. Il rapporto con Delneri? Sarà quotidiano. Lui è friulano e pure io mi sento tale anche se sono nato in Veneto.
Ed è proprio questo spirito di appartenenza che vogliamo trasmettere ai nostri giocatori. Questa non è una società di passaggio, per andare nei top club prima bisogna fare grande risultati a Udine».
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