Gemona, il Cinema Sociale è in pericolo

Necessario passare al sistema di proiezione digitale: ci vogliono 70 mila euro che non ci sono
ANTEPRIMA Gemona 16-05-2008 cinema teatro
ANTEPRIMA Gemona 16-05-2008 cinema teatro

GEMONA. Domenica scorsa, al cinema Sociale, la proiezione di “Frozen” della Disney ha fatto staccare il biglietto numero centomila alla Cineteca del Friuli, che gestisce la struttura da cinque anni, ma il buon risultato non ha allontanato le preoccupazioni dei gestori che potrebbero essere costretti a chiudere il cinema entro la fine dell'anno.

La necessità ormai inderogabile del passaggio al sistema di proiezione digitale determina, infatti, l’impossibilità di programmare nuovi film: salvo rare eccezioni con la fine del 2013 le case di distribuzione hanno cessato di stampare copie in pellicola. La conseguenza è che se il Sociale non verrà dotato di strumenti di proiezione adeguati l'attività sarà fortemente a rischio.

«La spesa da sostenere per l’adeguamento - spiega il direttore della Cineteca, Livio Jacob - è di 72 mila euro più iva. Allo scopo, la Regione ci ha già assegnato 27.650 euro, ma non bastano. Ora è necessario l'impegno di tutti, amministratori, associazioni e pubblico per trovare al più presto i soldi che mancano affinché il Cinema Sociale possa continuare la propria attività. Oltretutto, la spesa va contabilizzata entro febbraio, altrimenti rischiamo anche di perdere il contributo regionale».

Il problema si aggiunge a quello della mancata sistemazione delle poltroncine della struttura per le quali erano state raccolte 2 mila firme: secondo i gestori tale sistemazione permetterebbe di aumentare l'utenza, che al momento si aggira intorno alle 20 mila persone, che potrebbe raggiungere i 25-30 mila utenti.

Nel corso degli ultimi cinque anni, la Cineteca è riuscita a proporre un programma vario sia negli orari di apertura che nella proposta, dalle nuove uscite cinematografiche alle produzioni locali, ottenendo anche riconoscimenti e premi d'Essai e Schermi di Qualità da parte del Ministero dello Spettacolo e dei Beni Culturali. Le entrate della struttura oggi sono sufficienti per mantenere in vita tale attività, ma non per affrontare investimenti importanti.

«Il traguardo dei centomila biglietti staccati - sottolinea Jacob - è stato raggiunto grazie all'impegno della Cineteca e alla collaborazione del Centro Espressioni Cinematografiche e di enti come Regione, Comune, il Circuito Cinema, l'Ert, la Comunità Montana, la Pro Glemona, Amnesty International, Buteghe dal mont - Glemone, associazioni di volontariato come l'Auser Alto Friuli, e, soprattutto, grazie alla partecipazione del pubblico che ha apprezzato le proposte cinematografiche della Cineteca.

Il prossimo autunno scadrà il contratto di gestione, ma è chiaro che la prossima convenzione dovrà contenere garanzie sugli ammordernamenti necessari altrimenti non sarà più possibile tenere aperta la struttura».

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